Pensare Positivo è utile per migliorare la propria vita? 

In questo articolo ti svelo tutto quello che c’è da sapere sul “Pensare Positivo“. Ti spiegherò alcuni effetti precisi che ha sulla tua vita e di cui nessuno parla. Inoltre troverai anche il pensiero di Osho a riguardo, che si è espresso senza troppi giri di parole. 

Prima di iniziare, facciamo un tuffo nel passato per capire da dove nasce questo concetto. 

 

pensare positivo

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Era il 1886 e Emma Curtis Hopkins riunì una serie di insegnamenti, concetti e teorie all’interno di un unico “movimento”, e creò una sede centrale a Chicago per diffondere questa conoscenza. Teneva puntualmente dei seminari, dove partecipavano tantissimi suoi allievi (provenienti da ogni parte del mondo) e così pose le basi per la creazione del “Nuovo Pensiero”. 

Tra i suoi allievi ci sono stati Malinda Cramer e Nona L.Brooks, Harriet Emilie Cady, e Ernest Holmes…che crearono rispettivamente “La Chiesa di Scienza Divina”, “La Chiesa di Unità” e “La Chiesa di Scienza Religiosa”. 

Queste 3 Chiese, insieme ad associazioni, organizzazioni, scrittori e conferenzieri ebbero un grande influsso nella diffusione del “Nuovo Pensiero. 

Il Nuovo Pensiero aveva dei concetti cardini sulla quale si basava che erano: 

  • Tutta la creazione è pervasa da Dio che è Onnipresente, Onnisciente e Onnipresente;
  • L’essere umano contiene in sé una scintilla Divina;
  • I Pensieri sono cose reali che hanno una forte influenza sulla vita delle persone. 

Di questi 3 pilastri, l’ultimo (i pensieri sono cose) ci interessa in maniera particolare per capire com’è nato il concetto del pensare positivo. 

Nel Nuovo Pensiero si afferma che per avere una vita di gioia, benessere, abbondanza economica e successo bisognava fare dei pensieri affini. Secondo loro non è possibile :

  • essere sani e forti se i pensieri che si hanno sono incentrati sulla malattia.
  • diventare ricchi se si pensa da povero; 
  • essere felici se si fanno pensieri impregnati di “tristezza”; 

 Questi concetti che ora potrebbero sembrarti scontati (ma che comunque il 99% delle persone ignora), una volta erano assolutamente rivoluzionari e trovavano sempre più “apprezzamento” tra le persone che avevano un’interesse riguardo alla spiritualità. 

Ma come sono collegati il Nuovo Pensiero con il Pensare Positivo? 

Semplice, il Pensare Positivo nasce da una “revisione” di uno dei concetti cardini del Nuovo Pensiero che affermava che “i pensieri che hai fatto nel passato, hanno creato il tuo presente. I pensieri che fai oggi, creeranno il tuo futuro”.

Se vuoi approfondire gli insegnamenti del Nuovo Pensiero, ti rimando a questo libro. 

La Straordinaria Forza di Attrazione dei Nostri Pensieri di William Atkinson

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Pensare Positivo 

Fino a quando si dice:”i tuoi pensieri creano la tua vita” non ci sarebbe nulla da ridire se non fosse che sorge un errore d’interpretazione. 

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Se per pensieri s’intendono i pensieri coscienti allora il pensare positivo è una cazzata. Per il semplice motivo che a guidare la tua vita è il tuo subconscio che rappresenta il 95% di te. I pensieri inconsci sono molto potenti (rappresentano il 95%) quelli consci solo il 5%. 

E non ci vuole una laurea ad Harvard per capire che tra il 95% e il 5% vince sempre il 95%. Quindi tra ciò che pensa l’inconscio e ciò che pensi a livello conscio…sarà sempre l’inconscio a vincere. 

  • Se ad un esame provi ansia e pensi positivo ripetendoti “Sono tranquillo, sono tranquillo”…questo non calmerà la tua ansia; 
  • Se davanti a un collega provi sempre rabbia, ripeterti “sono rilassato”…non cambierà la situazione.
  • In una situazione in cui provi un forte stress, i tuoi pensieri coscienti, non cambieranno granché; 

Nel libro di Draco Daatson  viene riportato un esempio perfetto di ciò che accade tra conscio e inconscio e del perché il pensare positivo non funziona: 

Mi stai chiedendo di attraversare questo corso mentre c’è il traffico che scorre. Cazzo…è evidente che ho paura” 

Guardami, perché hai paura? 

“Perché devo fare qualcosa di pericoloso.” 

Ma tu non hai paura fra un pò, tu hai paura già adesso, e adesso non stai compiendo nessuna azione temeraria…perché hai paura? 

“Perché penso che tra un pò compierò un’azione pericolosa”. 

Allora la tua paura è dovuta al fatto che immagini che compirai un’azione pericolosa. La tua paura è basata su un’immagine mentale, un’anticipazione (…) 

“Ma io non posso fare a meno di anticipare con la mente ciò che sta per succedere” 

Si puoi. Concentrati sul momento presente (…) 

Ci provai. E per qualche secondo entrai effettivamente in uno stato di sospensione del pensiero. Ma non funzionò a lungo. 

È più forte del pensiero– dissi -il problema è nell’emozione non nel pensiero. Anche se smetto di pensare al problema la paura rimane, il disagio è più profondo di quello che io posso o non posso pensare in quel momento. Non mi abbandona mai, anche se non ci penso” 

Ottimo. Hai scoperto che il “pensiero positivo” non serve a nulla se di mezzo c’è uno stato emotivo profondo. Se sei sessualmente impotente e ti costringi a pensare tutti i giorni di essere come un attore dei film pornografici…questo non ti regalerà un’erezione. 

Ecco cosa disse Osho a riguardo: 

La tecnica del pensare in positivo non è una tecnica che ti trasforma: si limita a reprimere gli aspetti negativi della tua personalità. E’ una tecnica basata sulla scelta. Non può giovare alla consapevolezza: va contro la consapevolezza. La consapevolezza è sempre senza scelta. 

Pensare in positivo, significa semplicemente forzare il negativo ad andare nell’inconscio, e condizionare con pensieri positivi la mente cosciente. Ma il guaio è che l’inconscio è molto più forte, è nove volte più forte della mente cosciente. Per cui, quando una cosa diventa inconscia, essa diviene nove volte più forte di quanto non lo fosse prima. Magari non si manifesta più nella vecchia maniera, ma trova nuovi modi di espressione.


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Pensare Positivo Secondo Osho

La tecnica del pensare in positivo è poco efficace, priva di una profonda comprensione, e continua a fornirvi idee sbagliate su voi stessi. Il pensare in positivo è nato da una setta cristiana americana, che prese il nome di “Christian Science”. Per evitare la parola “Christian” e avere in tal modo più presa sulla gente, un po’ alla volta fu abbandonata la vecchia etichetta, e si limitò a parlare della filosofia del “pensiero positivo”. Christian Science – questa è la fonte originale – avanzò l’idea che tutto quello che vi succede nella vita, non è altro che una proiezione del pensiero. Se volete essere ricchi, “pensate alla ricchezza e arricchitevi”. E’ attraverso il pensare in modo positivo che ci si arricchisce, che si diventa più ricchi… che i dollari cominciano a venire verso di voi.

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Mi viene in mente un aneddoto. Un giovane incontra per strada un ‘anziana signora. La signora chiede: “Cos’é successo a tuo padre? Non viene più alle nostre riunioni settimanali di Christian Science, ed è il membro più anziano, quasi il fondatore della nostra società”. Il giovane risponde: “E’ malato, e si sente molto debole”.

La donna ride, e ribatte: “E’ solo il suo pensiero e nient’ altro. Lui pensa di essere malato, ma non lo è. E pensa di essere debole, ma non lo è. La vita è fatta di pensieri: diventi ciò che pensi! Digli di ricordarsi l’idea che ci ha predicato per anni. Digli di fare pensieri sani, di pensarsi forte e vigoroso!” Il giovane conclude: “Gli riferirò il suo messaggio”.                                                                   Dieci giorni dopo, il giovane incontra di nuovo la donna, che gli chiede: “Cos’è successo? Non gli hai riferito il mio messaggio? Perché continua a non venire alle riunioni settimanali?” E il giovane risponde: “Gli ho riferito il suo messaggio, signora; ma ora lui pensa di essere morto. E non lo pensa solo lui… tutti i vicini, la mia famiglia, perfino io stesso, pensiamo che sia morto. E non vive più con noi: è andato a stare al cimitero!”

Christian Science ha un approccio superficiale… può aiutare in certi casi: in particolare, si possono modificare quelle situazioni che sono realmente create dalla vostra mente. Ma non tutta la vostra vita è creazione della mente.
Il pensiero positivo deriva da Christian Science. Parlano un linguaggio più filosofico, ma la base è la stessa: se pensi in negativo, ti accadranno cose negative; se pensi in positivo, ti accadranno cose positive. E in America questo genere letterario ha molta fortuna. In nessun altro posto al mondo il pensare in positivo ha avuto alcuna presa… perché è una cosa puerile. “Pensa di essere ricco e diventalo”… tutti sanno che è una pura e semplice assurdità. Ed è nocivo, è pericoloso per te.

Le idee negative della tua mente devono essere rilasciate, non devono essere represse da idee positive. Occorre che tu crei una coscienza, che non è positiva, né negativa. Quella sarà una pura coscienza. In quella pura coscienza, vivrai la più naturale e gioiosa delle esistenze.

Se tu reprimi una qualsivoglia idea negativa perché ti fa star male per esempio, se sei arrabbiato, e reprimi la tua rabbia sforzandoti di cambiare quell’energia in qualcosa di positivo, come cercare di sentirti in amore verso la persona verso cui provavi rabbia, oppure di sentire compassione per lei, sai benissimo che stai ingannando te stesso. A un livello molto profondo la rabbia rimane tale: stai semplicemente dando una mano di bianco, per coprirla.

In superficie puoi sorridere, ma il tuo sorriso si limiterà alle tue labbra. Sarà una ginnastica delle labbra: non sarai connesso con te, col tuo cuore, col tuo essere. Tra il tuo sorriso e il tuo cuore, stai mettendo una barriera: l’emozione negativa che hai represso

E non si tratta di una sola emozione: nella tua vita ci sono migliaia di emozioni negative… non ti piace una persona; non ti piacciono tante cose; tu stesso non ti piaci; non ti piace la situazione in cui sei.

Tutta questa immondizia, continua ad accumularsi nell’inconscio, e in superficie prende forma un ipocrita, che dice: “Amo tutti quanti. L’amore è la chiave della beatitudine”. Ma non traspare alcuna beatitudine nella vita di una persona così!

Dentro di lei esiste un vero inferno. Può ingannare gli altri, e se continui a ingannarli per un tempo sufficientemente lungo, finisce per ingannare anche se stessa. Ma questo non è un cambiamento. E’ solo sprecare la propria vita… che ha un immenso valore, perché una volta buttata via, non si può riaverla indietro.

Il pensare in positivo, se lo si vuole chiamare col suo vero nome, non è altro che la filosofia dell’ipocrisia. Quando vi viene voglia di piangere, essa vi insegna a cantare. Ci puoi riuscire se ci provi, ma quelle lacrime represse verranno fuori in un altro momento, in un’altra situazione. Esiste un limite alla repressione. E la canzone che stavi cantando è del tutto insignificante: non la sentivi, non nasceva dal tuo cuore. Essa nasceva solo dal fatto che questa filosofia dice di scegliere sempre ciò che è positivo.

Io sono assolutamente contrario al pensiero positivo. Sarai sorpreso di sapere che se non scegli, se rimani in una consapevolezza libera da scelte, la tua vita comincerà a esprimere qualcosa che non è né positivo né negativo, qualcosa di superiore a entrambi. Per cui, non sarai un perdente. Non sarà positivo, non sarà negativo, sarà esistenziale.

Quindi, se ci sono lacrime, esse avranno una loro bellezza; avranno una loro canzone. Non occorre che tu sovrapponga ad esse un’altra canzone: esse provengono dalla gioia, dall’appagamento, non dalla tristezza o dal fallimento. E se la canzone esplode, non sarà contro le lacrime o la disperazione: è semplicemente l’espressione della tua gioia… non è contro nulla né a favore di qualcosa. E’ semplicemente il fiorire del tuo essere; ecco perché la chiamo esistenziale.

Il pensare in positivo, ha condotto l’America su una strada sbagliatissima: ha reso la gente ipocrita. Oggigiorno, è la filosofia che, in America, ha maggior presa. Di fatto non è nemmeno una filosofia: è solo spazzatura. Essa non comprende la psicologia dell’uomo, non è radicata nelle scoperte della psicologia, né in quelle più profonde della meditazione. Si limita a dare speranza alla gente, a persone che stanno perdendo ogni speranza.


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Il Pensare Positivo e il Subconscio

L’errore che si è commesso nel divulgare la filosofia del pensare positivo è quello di non aver tenuto conto del potere del subconscio. 

Il Potere del Subconscio di Joseph Murphy

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Sarebbe bellissimo se bastasse ripetersi un qualcosa e questa accadrebbe o avrebbe un impatto su di noi. Ciò che influenza il subconscio però non è un semplice pensiero ma solo i pensieri amalgamati ad una profonda emozione

Pensiero + forte emozione = influenza del subconscio.

E tra il pensiero e l’emozione, vince sempre l’emozione.  

Ecco perché se in uno stato di profondo stress mi ripeto “sono calmo e rilassato come un maestro zen”…non funzionerà. Perché nell’equazione manca l’emozione, ovvero c’è ma non è a sostegno del pensiero.  

Queste dinamiche devono essere conosciute da chi è “addetto ai lavori” altrimenti si ingannerà le persone, facendole credere che possono ottenere risultati con una tecnica che in realtà funziona solo quando non c’è uno stato emotivo intenso che si oppone a ciò che una persona desidera.   

Quando vuoi ottenere un determinato obiettivo e non hai una forte “resistenza interiore” allora puoi usare il metodo del pensare positivo. 

Così ad esempio: 

  • Se vuoi rilassarti e sei emotivamente tranquillo…ripeterti “sono rilassato” può realmente avere un effetto su di te; 
  • Se desideri essere più felice e sei emotivamente nella gioia…ripeterti “sono felice” può avere un impatto sul tuo stato emotivo; 

Perciò il metodo del pensare positivo serve solo quando emotivamente sei in accordo con i pensieri che fai. 

Questo non implica che i pensieri coscienti possono essere totalmente negativi…bisogna comunque focalizzare la mente su un determinato obiettivo per tutto il giorno, per non cadere nei pensieri ossessivi, ma questa è un’altra storia. 

Articolo scritto da Danilo Maruca 

(Lo Stratega)

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