I Vangeli come manuale di lavoro su di sé è il sottotitolo di un bellissimo libro di Alessandro Baccaglini (La Via dell’Amore Perfetto) che spiega:
- come utilizzare i vangeli per lavorare su se stessi;
- come riuscire ad Amare in modo perfetto;
- il perché i Vangeli sono dei testi sacri;
- come utilizzare le parole di Gesù per intraprendere un cammino di crescita personale serio ed efficace;
Nonostante la Bibbia sia il libro più venduto al mondo, i Vangeli contengono usa serie di indicazioni che possiamo ritenere dei veri e propri “tesori” che il 99% di chi l’ha letti ignora totalmente. Anch’io ad esempio per diversi anni, guardavo ai Vangeli come a dei libri di “indottrinamento” in quanto vedevo nella chiesa solo corruzione e manipolazione.
Solo dopo diverso tempo, capii che come ogni cosa anche i Vangeli sono uno strumento e quindi dipende tutto dall’utilizzo che se ne fa. Si può utilizzare un coltello per uccidere o per essere utile in cucina e nello stesso modo i concetti del Vangelo (che sono di per sé risveglianti) possono essere utilizzati per indottrinare o per liberare le coscienze. Ma se leggendolo ci trovi qualcosa di straordinario oppure no, dipende da te…dalla tua apertura del Cuore.
Tutti attraverso le indicazioni del Testo Sacro possono aumentare la loro capacità di Amare e di vedere la Bellezza Onnipresente. Si può vivere nel paradiso (che non è un luogo ipotetico in cui si va quando si muore) e quindi rendere entusiasmante ogni attimo della propria vita. Riuscire a farti percepire ad ogni istante, un Amore e una Gioia traboccante, questo è lo scopo dei Vangeli.
Nonostante esistono centinaia di Vangeli, la chiesa ne riconosce come ufficiali solamente 4 (quelli di Matteo, Luca, Marco e Giovanni) ed è da questi testi che prenderemo spunto per analizzare il significato di alcune frasi molto importanti.
I vangeli che non sono riconosciuti vengono definiti apocrifi e il mio consiglio è comunque di leggerli, in quanto alcuni contengono degli insegnamenti molto belli ma tutto ciò che ti serve davvero lo troverai nei 4 riconosciuti e che puoi consultare prendendo sotto mano la Bibbia che c’è in casa tua.
Ma quali indicazioni ci sono nei Vangeli che sono preziose per migliorare la propria vita? Baccaglini ne indica 7 principali:
- “Vegliate incessantemente”
- “Avete già la vostra ricompensa”
- “La pagliuzza che vi pare di scorgere nell’occhio di vostro fratello è in realtà una trave nel vostro occhio”
- “Non giudicate per non essere giudicati”
- “Porgete l’altra guancia”
- “Amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori”
- “Prendete la vostra croce”

i vangeli
I Vangeli
Ogni frase o parabola di un vangelo contiene indicazioni e insegnamenti preziosi ma rivelati con una semplicità enorme che permettono meglio di essere accettati.
Ho già accennato al fatto che lo scopo dei Vangeli è insegnare a vivere nell’Amore totale in ogni momento e la prova di ciò la si trova innumerevoli volte:
Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. ( Giovanni 15, 9-17 )“Dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine” (Giovanni 13,1)
“Se infatti amate soltanto quelli che vi amano, che ricompensa ne avrete?” (Luca 6, 46)
“Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”; ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori (Matteo 5, 43 )
“Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore ” (Lettere di Giovanni libro 1 versetto 4,8)
Partendo da questo presupposto (che lo scopo dei Vangeli è insegnare ad amare in modo incondizionato) analizziamo meglio i 7 punti principali e pratici dell’Insegnamento.
1- Vegliate incessantemente:
<<State attenti, vegliate, perché non sapete quando sarà il momento preciso>> (Mc 13,33)
<< Vegliate, dunque, perché non sapete né il giorno e né l’ora>> (Mt 25,13)
<< Vegliate e pregate ogni momento>> (Luca 21,36)
<<Poi tornò dai discepoli e li trovò che dormivano, e disse a Pietro: «Cosí non avete potuto vegliare neppure un’ora con me? Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione, poiché lo spirito è pronto ma la carne è debole». (Matteo 26:40-41)
Gesù esorta continuamente i discepoli a “vegliare”, a restare nel “qui e ora” , a “ricordarsi di sé”…affinché non cadano continuamente in reazioni meccaniche. Bisogna restare vigili affinché quando arriverà una forte emozione, la si possa osservare e trasmutare invece di “dare la colpa all’esterno” e perdere un’opportunità di cambiamento.
La possibilità di entrare “nel Regno di Dio”non si presenterà nel futuro ma solo in questo momento. Il presente è la porta d’accesso al Regno.
«Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio». (Lc 9,57- 62)
Chi mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è colui che vive immerso nei ricordi del passato e appunto “si volge indietro”.
Diceva Osho:
“Osserva un bambino che raccoglie conchiglie sulla spiaggia: è più felice dell’uomo più ricco del mondo. Qual è il suo segreto? Quel segreto è anche il mio. Il bambino vive nel momento presente, si gode il sole, l’aria salmastra della spiaggia, la meravigliosa distesa di sabbia. È qui e ora. Non pensa al passato, non pensa al futuro. E qualsiasi cosa fa, la fa con totalità, intensamente; ne è così assorbito da scordare ogni altra cosa. Il segreto della felicità è tutto qui: qualsiasi cosa fai non permettere al passato di distrarre la mente e non permettere al futuro di disturbarti.”
Se vuoi vivere davvero, il presente è l’unica possibilità. Se vuoi solo rinviare la vita, la direzione sarà quella del passato e del futuro. Io invito a una ricerca del Vero che è una ribellione rispetto sia al passato sia rispetto al futuro. L’essere umano vive nel passato oppure nel futuro, mai nel presente; e il presente l’unica realtà che ci sia, non esiste null’altro. L’esistenza conosce un unico tempo, l’adesso; e un unico spazio, questo. “
Queste frasi di Osho spiegano abbastanza bene l’importanza di “vegliare costantemente”.
2- Avete già la vostra ricompensa:
<< L’operaio ha diritto al suo salario>> (Luca 10,7)
Ognuno ha diritto al suo salario vuol dire che ognuno vive la realtà esterna che riflette il suo stato “interiore”. La vita non è ingiusta ma ti porta gli eventi che più ti servono per la tua evoluzione. Vivi all’esterno ciò che è immagazzinato nel tuo inconscio. (Per approfondire leggi:” L’esterno è Interno“)
<< Ma il padrone rispose a uno di loro: ‘Amico, non ti sto facendo nessun torto. Non ci eravamo messi d’accordo per un denaro?>> (Mt 20,13 )
La stessa cosa può dirla la Vita:”Amico, non ti sto facendo nessun torno”.
Vivere con la consapevolezza che tutto ciò che ti accade è ciò che più ti serve per la tua evoluzione, sentirlo dentro, fa sì che si sciolgano alcuni blocchi inconsci.
Per approfondire leggi:
La Via dell’Amore Perfetto di Alessandro Baccaglini
Ordinalo sul Giardino dei Libri
I Vangeli Come Manuale di Lavoro su di Sé
3- La pagliuzza e la trave
“Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio…”
(Luca 6,41-42)
Carl Jung riteneva che l’essere umano ha degli aspetti di sé che non accetta e che formano la sua Ombra.
Rabbia, gelosia, tristezza, vergogna, sensi di colpa ecc… non vengono accettati dalla parte cosciente e vengono spinti sempre più nell’inconscio.
Una persona poi, scorgerà negli altri quegli impulsi, quelle mancanze e quei difetti che in realtà sono suoi (appartengono alla sua Ombra) e che egli nega di possedere.
“Non si raggiunge l’illuminazione immaginando figure di luce, ma portando alla coscienza ciò che di norma è seppellito nell’inconscio. Chi guarda fuori sogna, chi guarda dentro si sveglia”
(Jung)
Il fatto che le altre persone ci rispecchiano i nostri pregi e difetti, non vuol dire che con chi ci mostra i difetti dobbiamo per forza andarci d’accordo, in quanto in tutte le situazioni che mettono a “repentaglio” il nostro benessere dobbiamo preservarci.
Se ad esempio il rapporto con il vicino di casa diventa troppo pesante, allora è buona norma evitare quel vicino con la consapevolezza che tutto ciò che ci da fastidio di lui, ci mostra ciò che ci da fastidio di noi stessi. Tuttavia la priorità è preservare il proprio benessere psicofisico in quanto così si può continuare a lavorare su se stessi.
Quando le situazioni e i rapporti con il partner, figli, vicini, amici ecc… diventano troppo dolorose per noi allora possiamo decidere di “lasciarli andare” e di allontanarci. Tuttavia in noi deve sempre essere presente la consapevolezza che i difetti che notiamo negli altri ci mostrano ciò su cui noi dobbiamo andare a lavorare.
4- Non Giudicate
1 «Non giudicate, affinché non siate giudicati; 2 perché con il giudizio con il quale giudicate, sarete giudicati; e con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi. 3 Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio di tuo fratello, mentre non scorgi la trave che è nell’occhio tuo? 4 O, come potrai tu dire a tuo fratello: “Lascia che io ti tolga dall’occhio la pagliuzza”, mentre la trave è nell’occhio tuo? 5 Ipocrita, togli prima dal tuo occhio la trave, e allora ci vedrai bene per trarre la pagliuzza dall’occhio di tuo fratello. (Matteo 7,1-5 )
Come scritto nell’articolo “Come Vincere la Paura del Giudizio degli Altri“
Quella di cui si sta parlando è una legge psicologica ben precisa. Nella misura in cui giudico allora “devo sentire” il peso del giudizio degli altri su di me.
Le frasi del Vangelo, stanno esprimendo un principio fondamentale per liberarti dalla paura del giudizio degli altri:
Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi.
Nell’emanare giudizi continuamente perdiamo di vista un concetto fondamentale. Nel giudicare gli altri crei le sensazioni che ti limitano: nel momento in cui giudichi crei la sensazione di essere giudicato dagli altri. Nella misura in cui giudichi qualcuno per come è vestito, per come parla, per come gesticola e per ciò che dice…allora ti dovrai sentire giudicato, in futuro, per come ti vesti, per come parli, per come gesticoli e per ciò che dici.
- Abbiamo paura di parlare in pubblico, perché noi per primi giudichiamo chi non lo fa in modo esemplare;
- Abbiamo paura del giudizio degli altri, perché noi per primi giudichiamo gli altri;
L’intensità del tuo giudizio sugli altri, ricade sempre su di te.
- Se vuoi essere più estroverso allora evita di giudicare chi è timido;
- Se vuoi diventare più ricco, evita di giudicare chi possiede molto denaro;
Il giudizio crea una divisione. Anche quando questo giudizio è positivo.
Se affermo “è una bella ragazza” interiormente sto ponendo una misura a questa bellezza e sto dividendo (lei è bella quindi qualcun’altra sarà brutta) in due qualcosa che in realtà è Una. Creare questa divisione farà sì che per forza dovrò percepire questa divisione anche nell’Amore. Amerò chi è bella e non ameremo chi è brutta (secondo determinati canoni). Questa divisione mi impedirà di accedere ad un Amore totale e pieno e perciò vivrò nella dualità.
La Bellezza nel mondo non si trova solo nelle cose che noi etichettiamo come “positive” ma si esprime ovunque:
Interrogato dai farisei: «Quando verrà il regno di Dio?», rispose: 21«Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: Eccolo qui, o: eccolo là. Perché il regno di Dio è in mezzo a voi!». (Luca 17,21)
Le persone sono ormai assuefatte al giudizio. Il non giudicare ti rende magnetico e le persone intorno a te, inconsciamente lo sentiranno, e staranno bene quando passeranno del tempo con te.
Il giudicare ci fa percepire maggiori emozioni negative e ci allontana dalla felicità.
Quando ci impegniamo di non giudicare non vuol dire che non si possiamo definire negativamente qualcosa, ma che il nostro stato d’animo non deve essere condizionato dalle nostre parole.
Più giudichi e più ti sentirai negativamente e maggiori saranno i tuoi giudizi e maggiore sarà il giudizio che sentirai quando gli altri ti parlano o ti guardano in un certo modo.
Riguardo a questo punto Salvatore Brizzi consiglia:
Innanzitutto dovete imparare a gestire le perturbazioni del corpo emotivo che inevitabilmente partono di fronte all’offesa o all’accusa verbale. Sforzatevi quindi di ritardare il più possibile la reazione emotiva spostando la vostra energia nel campo mentale. Come si fa? Dovete ripetervi alcune frasi, che sono poi quelle ritenute fondamentali nel metodo di “Lavoro su di Sé” del quale io sono solo un umile divulgatore:
1) L’altra persona sta male, le cose che dice a me in realtà le pensa di sé. Più è aggressiva, più sta male. L’aggressività è indice della forza con cui sta chiedendo aiuto.
2) Questa situazione l’ho attirata io nella mia realtà, quindi il mio inconscio sta comunicando delle cose al mio conscio attraverso una situazione. Trattandosi di un contenuto inconscio, spesso ciò che l’altro dice mi disturba o non lo riconosco come mio, per cui sono tentato di aggredire a mia volta. Resisto a questa tentazione.
3) Non ho occhi per vedere la realtà. La realtà vista con il corpo emotivo è un’allucinazione. Se avessi occhi per vedere la realtà non proverei più fastidio o sofferenza, perché vedrei la situazione a partire dal Cuore. Nella fase successiva – che non si raggiunge subito, ma si ottiene con la pratica costante della prima frase – la polarizzazione si sposta dalla mente al Cuore, per cui si diventa “emissivi”: si provano amore e compassione verso l’altra persona e ciò che ci mostra di sé e di noi. Solo in questa fase possiamo non più sentirci accusati, bensì portare aiuto. Scrivete queste tre frasi in un pezzo di carta e portatelo sempre con voi.
Esercizio:Astieniti da giudizi e lamentele
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I Vangeli e la Crescita Personale

i vangeli sono testi sacri
5- Porgi l’altra guancia
<< Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l’altra>> (Mt 5, 38-39)
Queste frasi del Vangelo bastano per creare un programma di lavoro su di sé che duri tutta la vita. Non servirebbe nient’altro.
In queste parole non c’è del buonismo e non c’è nessuna prescrizione morale ma assolutamente tecnica.
Esiste una forza che si oppone ad ogni tuo tentativo di cambiare qualsiasi aspetto della tua vita. Questa forza è ciò che ti rende meccanico. Per vincere questa forza devi mettere in atto comportamenti dettati dalla tua Anima e non dalle reazioni della tua personalità.
Se io ti tirassi uno schiaffo la tua reazione potrebbe essere di attacco o fuga e quindi o mi tireresti uno schiaffo anche tu oppure potresti scappare ma mai, in nessun caso, alla tua personalità verrebbe in mente di porgere l’altra guancia.
Riuscire a compiere il gesto meno meccanico è un atto di Libertà che ci cambia per sempre perché ci libera dalle forze che ci fanno vivere “addormentati”.
Ogni volta che riesci a rimandare la tua reazione di rabbia, di desiderio sessuale, di vendetta, di paura, di odio ecc… stai acquistando vera Libertà.
Il tuo collega di lavoro ti tratta male, ti litighi col tuo vicino, perdi del denaro, qualcuno tradisce la tua fiducia…se in queste situazioni riesci a non-reagire come hai sempre fatto stai cambiando per sempre la tua vita.
Riuscire a trattenere la rabbia per qualche secondo, vincere il desiderio sessuale mentre il partner ci sta per baciare, rimandare la gratificazione per un complimento ricevuto ci rende possessori di una Forza straordinaria che potremo utilizzare per cambiare la nostra vita. Ma questa forza va sviluppata e per farlo bisogna “porgere l’altra guancia”.
Per approfondire gli insegnamenti del Vangelo leggi:
Cercate il Regno di Dio e la Sua Giustiziadi Aivanhov
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I Vangeli
6) Amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori
“In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste”. (Matteo 5,43-48)
Un topo nasce topo e muore tale. Una zanzara nasce zanzara e non ha nessuna evoluzione. Un essere umano invece può evolvere all’infinito e raggiungere uno stadio in cui percepisce ad ogni secondo un Amore incondizionato qualsiasi cosa gli accade. Un essere umano può aprire il suo Cuore e percepire l’Amore ovunque.
Non riusciamo a percepire questo stato perché non amiamo totalmente. Il nostro amore è a metà. Amiamo ciò che ci piace ma odiamo ciò che non ci piace. Amiamo i nostri amici e disprezziamo i nostri nemici. Siamo “duri di cuore” e perciò non viviamo nell’estasi. Cosa c’è di peggiore per un essere umano che può percepire l’Amore onnipresente, non percepirlo e vivere in un mondo in cui vede solo la bruttezza, l’odio e i nemici?.
Per questo motivo l’indicazione di Gesù:”Amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori” ci invita ad un Amore totale. Affinché la Gioia sia in noi e la gioia sia “piena”.
Amare i propri nemici non vuol dire fingere con loro che non sia successo nulla ma per approfondire queste dinamiche più tecniche ti rimando al video: ” Perdonare può Cambiarti la Vita” in cui spiego cosa s’intende per amare i propri nemici.
7) Prendete la Vostra Croce

prendi la tua croce e seguimi
<< Poi, a tutti, diceva: “Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua>> (Luca 9,23)
<<Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà>> (Marco 16,24)
Ognuno di noi ha una ferita nel proprio inconscio che tende periodicamente ad attirare a sé: persone ed eventi che possano riaprirla affinché tu abbia la possibilità di guarirla.
Quando arriverà nella tua vita un evento spiacevole, quando il rapporto col partner finirà, l’azienda per cui hai lavorato per anni ti licenzierà, o accadrà qualcosa che ti farà andare in crisi…in quei momenti “prendi la tua croce”. Non accusare nessuno, ricordati che è il tuo inconscio a creare quella realtà. Prendere la tua croce vuol dire non scappare dal dolore. Anche se farà male oltre ogni limite, resta più che puoi con il dolore. Osservalo in uno stato di Presenza. (Per approfondire leggi:” Come Gestire l’Emozioni Negative“)
Chi non prende la sua croce è colui che scappa dal dolore che prova, cercando rifugio nella lamentela o nelle dipendenze. Ci si affoga di alcool o di altro per anestetizzarsi. Ma non è questa la soluzione.
Chi non prende la sua croce è colui che non si chiama responsabile dei risultati che ottiene e giudica gli altri.
Prendere la propria croce vuol dire servire il prossimo e per questo verrai attaccato, insultato, non capito e proprio questa sarà la tua prova. Se prenderai la tua croce, potrai fare qualcosa di degno.
Non si può portare una croce più grande di sé ma si può irrobustire le proprie spalle. Ed è questo che ci viene richiesto.
Ora che conosci queste 7 indicazioni dei Vangeli, impegnati per riuscire a viverle nella tua quotidianità.
Se ti è piaciuto questo articolo sui Vangeli allora sappi che nell’articolo :”Il Buon Samaritano Esoterico” trovi la spiegazione di una delle parabole più famose.
Infine ti consiglio un libro dove trovi la spiegazione delle parabole di Gesù:
Lezioni di Economia dal Vangelo di Stafano D’Anna
Ordinalo sul Giardino dei Libri
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