Vuoi imparare a gestire la tua rabbia?

In questo articolo ti guiderò tra le migliori strategie su come gestire la rabbia in maniera efficace. In particolare impari: 

  • Cosa accade quando accumuli troppa rabbia; 
  • Come gestire la tua rabbia repressa; 
  • Come sfogare la rabbia repressa in modo sano; 
  • In quali libri puoi approfondire l’argomento;

Nella nostra società dilaga a macchia d’olio un’emozione negativa, che la fa da padrone su tutte le altre: la rabbia. 

Uffici, scuole, posti di lavoro, giardini pubblici, chiese…sono solo alcuni dei luoghi in cui la rabbia repressa c’è e in maniera molto predominante, tanto che si può tranquillamente dire che la nostra società è composta da “rabbiosi repressi”. 

“No, Dany, ti sbagli. Conosco una persona che non si arrabbia mai”. 

Il fatto che non si arrabbia mai è proprio il motivo per cui è un rabbioso represso. La rabbia è intrinseca nell’essere umano e se ti trovi su questo pianeta, provi rabbia. Il fatto che la esprimi oppure no, è un altro discorso. Quindi chiarisco subito che: tutti gli essere umani provano rabbia. Alcuni però non l’accettano e desiderano eliminarla, nel fare questo la “seppelliscono” nel loro inconscio e diventa rabbia repressa. 

rabbia repressa

in questo articolo impari come gestire la rabbia repressa

 

Rabbia Repressa

Fin da quando siamo piccoli, veniamo sgridati ed etichettati come “cattivi” se ci mostriamo arrabbiati. Così inconsciamente iniziamo a considerare sbagliata la nostra rabbia e “non la vogliamo più”. Facciamo di tutto per nasconderla e apparire “brave persone”. In questo modo crediamo di meritarci l’amore delle persone vicine a noi, perché ora noi siamo bravi…non proviamo più rabbia. In realtà, così facendo la rabbia è ancora presente in noi, ma ad un livello più profondo. Si è trasformata da rabbia in rabbia repressa (ha una carica emotiva maggiore).

In pratica, le persone che hanno rigettato la rabbia nel loro inconscio, si considerano “immuni” a questo sentimento. Quando in realtà sono le prime ad avere un “oceano” di rabbia dentro. 

Con uno sguardo attento puoi notare subito come nelle partite di calcetto, tra le persone che meditano, tra amici che sorridono al pub c’è rabbia repressa. La maggior parte delle persone non sorride felicemente, ma sorride con “rabbia”. 

Sopratutto le persone “spirituali” che si considerano tra i pochi eletti a non provare più rabbia.  Ma è davvero così? 

No. 

Funziona in questo modo: 

Primo Stadio:  Non accetto la rabbia in me e inizio a reprimerla. Magari utilizzando delle scuse sul fatto che io sono “evoluto e certe emozioni non le provo”.

Secondo Stadio:  Se hai svolto bene il lavoro di repressione, ora hai tante persone intorno a te che sono arrabbiate. Inizi ad incontrare sempre più persone che emanano rabbia. (Questo passaggio, serve a farti capire come sei fatto tu interiormente) 

Terzo Stadio:  La tua rabbia viene spinta sempre più in profondità che poi si esprimerà in altri modi: ansia, malessere emotivo, paura o uso smodato di droghe e alcool. Inoltre nel “terzo stadio” incontri sempre più persone che provano rabbia e che interagiscono con te con una rabbia crescente. 

Faccio un esempio per farti capire meglio qual’è il modo di pensare che c’è dietro: 

Mi chiamo Francesco. Da quando sono piccolo i miei genitori mi hanno insegnato che devo essere sempre gentile ed educato. Ogni tanto però mi arrabbio, così i miei genitori mi sgridano dicendomi che “sono cattivo”. Io non voglio essere cattivo (altrimenti non vado in Paradiso) e quindi voglio eliminare la mia rabbia. Non la voglio più, non serve. Così ogni volta che posso mi comporto in maniera gentile. Mi sembra che la rabbia sia sparita da dentro di me, anche se incontro spesso persone arrabbiate. Poverine, loro non sono come me. Anche i miei amici provano rabbia spesso, così ho deciso di cambiarli. Ora esco e frequento solo persone che non provano rabbia, che bello. Tuttavia, solo ultimamente mi succede che incontro qualcuno che mi urla contro. Devo insegnargli come eliminare la rabbia. Povero me, vivo su un pianeta di rabbiosi repressi, sono l’unico che si salva” 

In questo esempio ho cercato di farti notare come il reprimere la rabbia, porta a vivere eventi in cui incontri sempre più persone arrabbiate. 

Chi frequenta persone che si arrabbiano spesso, è il primo ad essere un rabbioso represso.

Il “seppellire” la rabbia all’interno di sé, porta nel tempo a squilibri emotivi


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Come Gestire la Rabbia Repressa 

Come ho già spiegato in questo articolo:Come Gestire L’Emozioni Negativeper gestire in maniera efficace un emozione negativa, in questo caso la rabbia, serve applicare due passaggi. 

sfogare la rabbia

 

1- Accettazione/ Osservazione: 

Se rifiuti la tua rabbia, lei crescerà.  Se vuoi cancellare la tua rabbia repressa, lei resterà con te. Qualsiasi emozione negativa provi, accettala e non rifiutarla. Non vuol dire rassegnarsi, ma accettare il fatto che in quel momento è presente. Il primo passo è quello di accettare quell’emozione negativa, la osservi senza giudicarla. Vivi la rabbia uno stato di Presenza ( per approfondire ti consiglio di leggere il mio ebook:” La Felicità è una Scelta“), altrimenti se la vivi in maniera inconsapevole perdi un’occasione per imparare a gestirla.

Provi rabbia e invece di dirti:”ecco sono arrabbiato. Non voglio esserlo”

Non produci nessun inutile pensiero e resti lì ad osservarla. Nel tempo (qualche mese) la costante osservazione porterà a modificare quella rabbia che si attenuerà.  Fai caso alle sensazioni interiori che ti fa provare. Gli doni la tua totale Attenzione. Più osservi le tue emozioni e più ne prendi distacco. Vivere l’emozioni negative con un senso di non-accettazione fa si che le alimentiamo. Anche se il problema principale consiste nel fatto che giustifichiamo l’emozioni negative, non capendo che sono la reazione della nostra personalità.

Anche a livello verbale dire: “sono arrabbiato” ecc…mostrano la nostra identificazione con l’emozioni negative. Tu non sei l’ansia o la rabbia, sei molto di più. Dire “provo ansia” o ” provo rabbia” è molto diverso. Non sei la “tua” rabbia. 

Se le emozioni negative le rifiuti e le consideri sbagliate le stai nutrendo. Lo so che è difficile accettarle e che è un insegnamento controcorrente ma quando soffri stai sulle emozioni. Magari, sforzati di inviargli amore.

Non potrai mai cancellare la paura, l’ansia e le altre emozioni negative ma puoi creare qualcosa dentro di te (quello che in Alchimia viene chiamato Il Testimone), attraverso l’auto-osservazione, che non viene intaccata da quell’emozione negativa. Così ne prendi distacco.

“Noi non accettiamo che la vita in sé abbia la sofferenza, non ci piace e allora pasticche, droghe, piaceri effimeri, tutto per nascondere la verità che accanto al piacere c’è la sofferenza.” (Tiziano Terzani)

 

2- Non manifestazione

Inizialmente si lavora con l’emozioni negative senza esprimere né con parole e né con gesti quell’emozione negativa. Non reagire per evolvere. A livello pratico diventa: provi una forte rabbia ma non dici niente e non fai niente che sia dettato da questa emozione. Provi fastidio ma non compi nessun gesto dettato da questa emozione.

Cominciamo col non manifestare all’esterno le piccole emozioni negative: lamentarci per il troppo caldo o il troppo freddo, arrabbiarsi se la squadra preferita perde, infastidirsi per aver perso il pullman sono tutte manifestazioni inutili. Si tratta di repressione quando noi vorremmo esprimere un’emozione ma il contesto in cui ci troviamo ce lo vieta (sei in chiesa e vorresti gridare dalla rabbia). Invece nella non manifestazione noi abbiamo la totale consapevolezza dell’inutilità di quella emozione negativa e decidiamo di essere presenti osservandola e mantenendola dentro di noi, così non tocca nessun’altro. Se per esempio piove, è assolutamente inutile il nostro giudizio sul fatto che è ingiusto che piova. E’ fondamentale vivere quelle sensazioni fino in fondo in uno stato di Presenza. Non manifestare le piccole emozioni negative ti dona maggior controllo del corpo emotivo.

In alchimia si chiama: Cavalcare la tigre. Stai sull’emozione negativa, la osservi ma non la esprimi all’esterno. L’emozione negativa è energia che se manifesti all’esterno la perdi, se la osservi quell’energia ti resta dentro e puoi utilizzarla in maniera più utile .I Samurai, quando venivano feriti in battaglia, stavano in silenzio e facevano in modo che il dolore  non si disperdesse all’esterno e non coinvolgesse anche gli altri. Ad esempio: ogni volta che ti lamenti, sporchi il mondo di energia negativa.

Se vuoi imparare come gestire tutte le tue emozioni negative, il videocorso:” Nati per essere Felici” è perfetto per te. 

Come Sfogare la Rabbia Repressa

Il metodo che ti ho esposto in due passi, è il modo ideale per lavorare con l’emozioni negative. Ora però, ti spiego cosa fare se vuoi sfogare la rabbia repressa in modo sano. 

come gestire la rabbia

La rabbia repressa è un tipo di rabbia che viene accumulata nel tempo. Sfogarla in maniera sana, vuol dire svolgere attività che la “tolgono fuori” spesso. Il metodo migliore per riuscirci è sicuramente quello di utilizzare lo sport. 

Ecco 3 tipi di sport perfetti per sfogare la rabbia repressa:

  • Il pugilato: non c’è bisogno che inizi a praticare boxe, ti basta comprare un sacco per i pugni. Ogni volta che ti arrabbi, sfoghi la tua rabbia sul sacco da boxe. Sembra una soluzione stupida, ma in certi casi, salva la vita. 
  • Arti marziali o ancora meglio uno sport da combattimento: le arti marziali creano un maggior equilibrio emotivo in chi le pratica. Sono fondamentali per mille motivi (per approfondire guarda questo video:”A cosa servono le arti marziali“) . Sono anche utili per sfogare la rabbia. Tuttavia se la rabbia repressa è “tanta” ti consiglio uno sport da combattimento (Muay Thai,  Kickboxing ecc…)
  • Danza Agbekor: fa parte delle danze dei guerrieri, è un tipo di danza africana. Ogni tipo di danza permette di “lavorare” su aspetti diversi. Le danze africane aiutano molto a sfogare la rabbia. 

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Controllare la Rabbia

Lascia che ti racconti una storia.

Nella versione più conosciuta di questo racconto, si parla di un anziano saggio della tribù dei Cherokee che spiega al nipote come nel suo cuore e in quello di tutti gli esseri umani dimorino due lupi: un lupo nero e un lupo bianco. Leggila con attenzione, perché il finale è diverso rispetto a quello che conosci.

rabbia repressa

 

Caro nipote, devi sapere che nella mente e nel cuore di ogni essere umano vi è un perpetuo scontro. Se non ne prendi consapevolezza, rischi di spaventarti e questo, prima o poi, ti porterà ad essere confuso, perso e vittima degli eventi. Sappi che questa battaglia alberga anche nel cuore di una persona saggia ed anziana come me.

Nel mio animo dimorano infatti due grandi lupi: uno bianco, l’altro nero. Il lupo bianco è buonogentile e amorevole; ama l’armonia e combatte solo per proteggere sé stesso e il suo “branco”. Il lupo nero invece è scontrosoviolento e rabbioso. Ogni piccolo contrattempo è un pretesto per un suo scatto d’ira. Egli litiga con chiunque, continuamente, senza ragione. Il suo pensiero è ottenebrato dall’odio, dall’avidità e dalla rabbia. Ma la sua è una rabbia inutile, perché non gli porta altro che guai. Devi sapere che ci sono giorni in cui è davvero difficile vivere con questi due lupi che lottano senza tregua per dominare la mia anima.

Al che il piccolo Cherokee chiese ansiosamente al nonno: “Ma alla fine quale dei due lupi vincerà?

Il capo indiano rispose con voce ferma per sovrastare il rumore degli alberi della foresta:

Entrambi. Vedi nipote, se nutrissi solo il lupo bianco, quello nero mi attenderebbe affamato nell’oscurità e alla prima distrazione attaccherebbe a morte il lupo buono. Se al contrario gli presto la giusta attenzione, cerco di comprenderne la natura ed imparo a sfruttarne la forza e la potenza nel momento del bisogno, i due lupi potranno convivere pacificamente nel mio animo.

Il ragazzo sembrò confuso: “Come è possibile che vincano entrambi, nonno?!

L’anziano Cherokee sorrise al nipote e continuò il suo racconto: “Il lupo nero ha molte qualità di cui tutti noi possiamo avere bisogno in determinate circostanze. Egli è temerario e determinato, astuto e capace di ideare strategie indispensabili per dominare in battaglia. I suoi sensi sono affinati e i suoi occhi, abituati alle tenebre, possono scrutare anche il minimo movimento e salvarci così da un’imboscata notturna. Insomma, se sapremo addomesticare il nostro lupo nero egli potrà dimostrarsi il nostro più valido alleato.

Per convincere definitivamente il nipote, il capo indiano prese dalla sua sacca due pezzi di carne e li gettò a terra, una a sinistra e l’altro a destra, ed indicandoli disse: “Qui alla mia sinistra c’è il pezzo di carne per il lupo bianco e alla mia destra il cibo per il lupo nero. Se darò ad entrambi da mangiare, i due lupi non lotteranno tra loro per conquistare la mia mente e potrò scegliere io a quale lupo rivolgermi ogni volta che ne avrò bisogno.

Caro nipote, devi comprendere che non dobbiamo reprimere o affamare nessuna sfaccettatura del nostro carattere. Per controllare la rabbia e gli altri lati oscuri che si nascondono nei meandri della nostra mente, dobbiamo imparare a conoscerli, accettarli e sfruttarli nelle circostanze più adatte. Solo in questo modo la lotta interiore tra i nostri due lupi cesserà.

In questo video trovi un “riassunto” su come gestire la rabbia repressa 

https://www.youtube.com/watch?v=nhm-G1uFJNE

Rabbia Repressa Psicologia


Importante:  Se desideri imparare le migliori strategie per gestire le tue emozioni negative ( sopratutto la rabbia repressa)  in modo efficace esiste un corso online che ti insegna le migliori strategie per riuscirci.

Lo trovi qui: Padrone delle tue Emozioni  

gestire l'emozioni videocorsi

 

 


In determinati contesti, ogni emozione negativa ha un dono da farti.

Come disse Malcom x: ” Di solito, gli uomini quando sono tristi non fanno niente; si limitano a piangere, ma quando si arrabbiano, allora si danno da fare per cambiare le cose”  

In determinati contesti la rabbia è un tuo potente alleato. Ti dona la “forza” per cambiare delle situazioni che altrimenti ti limiteresti a subire passivamente. Spesso la rabbia ti dona la grinta per fare determinate cose che altrimenti non faresti. Se ascoltata, ha la sua utilità.

La chiave è comprendere che non possiamo vedere o percepire nulla che non sia una parte di noi. Il mondo esterno è solo uno specchio che ci serve per conoscerci meglio. Se ammiri chi ha coraggio per la legge dello specchio vuol dire che quel coraggio è anche in te. Se ti irrita chi è egoista puoi star certo che quell’egoismo lo hai anche tu. Noi siamo tutto ciò che ammiriamo o giudichiamo.

Dobbiamo imparare ad accettare che in ognuno di noi c’è il santo e il cinico, il divino e il diabolico, il coraggioso e il codardo. Dobbiamo abbracciare ed amare ogni parte di noi. (Debbie Ford)

L’errore che commettiamo è che ci arrabbiamo con le persone invece di capire che la persona all’esterno ci sta facendo un favore in quanto ci mostra le parti di noi che non accettiamo.

La prossima volta che noti in una persona qualcosa che ti provoca rabbia, chiediti:”quali parti di me, mi sta mostrando?”, “In quali situazioni anch’io mi arrabbio?”

Si ha vergogna di accettare la propria ombra. Ma quello che consideriamo il nostro lato oscuro è la porta di accesso a degli immensi doni. Dentro di noi esiste ogni opposto e il nostro compito è quello di abbracciare e accettare tutto ciò che siamo. Non si può cogliere tutta la luce finché non si sarà accettata tutta la nostra ombra.

Per conoscerci veramente abbiamo bisogno di uno specchio e il nostro mondo esterno ci riflette la nostra immagine continuamente.

Impara ad accettare e ad amare ogni parte di te.


il 90% delle persone che seguono delle sessioni di coaching imparano a gestire la rabbia repressa in modo efficace. 


Rabbia repressa e Metamedicina

Come ho già spiegato in questo video:Guarire il corpoogni sintomo che il corpo ci invia è un messaggio. Quando proviamo per troppo tempo delle emozioni negative queste si trasformano in malattie. 

I disagi fisici principali legati alla rabbia sono: 

  • Dolore al dito indice; 
  • Febbre; 
  • Infezioni urinarie; 
  • Mal di gola; 
  • Mal di orecchie; 
  • Infiammazioni di vario tipo; 
  • Malattie del fegato; 
  • Bruciori allo stomaco; 

per approfondire ti consiglio questi due libri:Puoi Guarire la tua Vita(di Louise Hay) e ” Il Grande Dizionario della Metamedicina” (di Claudia Rainville)

Libri per Gestire la Rabbia

Ecco una lista di libri e letture utili per imparare a gestire la rabbia repressa:

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  2. Come Migliorarsi in 7 passi 
  3. La Morte non esiste 
  4. 10 Film Motivazionali
  5. Voglio Essere Felice, cosa devo fare? 
  6. Come imparare a pensare con la propria testa?
  7. Pillole di Bellezza 
  8. 70 Libri di Crescita Personale 
  9. La Via della Ricchezza 
  10. Se hai un account twitter, leggi i tweet di dritto alla meta 
  11. Iscriviti al canale youtube

Ora tocca a te. 

Tu come ti rapporti alla rabbia?