Sono Triste” questa è la frase che sempre più spesso dilaga nella nostra società. Eppure esistono dei modi di fare e di pensare che possono aiutarti a triplicare la tua Felicità. In questo articolo voglio svelarti alcune strategie utili se tu, ti trovi a ripeterti pensieri come :”sono triste”, “sono sempre triste” e se sopratutto la qualità della tua vita non è come la vorresti.  

Nessuno ti ha detto che come quando ti metti in viaggio per raggiungere un’altra città, ti basi sugli indicatori stradali o sul gps, per raggiungere la meta…allo stesso modo l’emozioni sono dei veri e propri “segnali”, che ti guidano fino al raggiungimento della “pace interiore”. 

L’emozioni negative ti indicano, che il pensiero che stai pensando “fa resistenza” e crea un blocco al benessere emotivo che invece dovresti percepire. Cioè tu, essendo nato per essere felice…dovresti percepire una serenità interiore da quando ti alzi a quando vai a dormire. L’emozioni negative ti indicano che c’è un ostacolo tra ciò che “Davvero Sei” e ciò che stai pensando. 

Ti faccio un esempio: 

La parte più profonda di Te, crede che tu vali. Ogni volta che nel tuo cervello si insidia il pensiero opposto e quindi:”Non valgo nulla”…provi un’emozione negativa che ti indica che c’è una “discordanza”. 

sono sempre triste

Ti faccio un altro esempio: 

La parte più profonda di Te, ama gli altri per come sono. Ogni volta che nel tuo cervello si insidia un giudizio (nella misura in cui giudichi dovrai sentirti giudicato) o il desiderio di cambiare qualcuno…provi un’emozione negativa che ti segnala la presenza di una “dissonanza” tra ciò che realmente Sei e ciò che stai pensando.

Da qui nascono un paio di considerazioni importanti.

Sono Triste 

Il sistema di segnalazioni che un’emozione ci invia, diventa più comprensibile quando il corpo si ammala. Lo stato naturale del corpo (a meno che non ci sono patologie alla nascita) è la salute. Quando il corpo si ammala, si attiva tutto un sistema di “anticorpi” per riportare il corpo al suo stato naturale…cioè la salute. Nello stesso modo funzionano l’emozioni.

Sei nato per essere Felice. Quando pensi cose che si oppongono a questo stato naturale di felicità…allora soffri. La sofferenza è il sistema che ti segnala che devi intervenire per rimettere le cose a posto. La Natura è pervasa da un’Intelligenza enorme che noi, solitamente non notiamo. 

Quindi:

  • Siamo Nati per Essere Felici (tra l’altro questo è il nome del videocorso che sarà disponibile dal 1 settembre, in cui ti svelo tutto quello che ti serve per diventare più felice) 
  • La sofferenza e la tristezza sono delle “creazioni mentali” e se capisci come le crei puoi dissolverle 

Esistono diversi modi con la quale creiamo la sofferenza, uno di questi te lo spiego in questo video: 

https://www.youtube.com/watch?v=pQRXP5_nooQ

Quando ti dici “sono triste” o “sono sempre triste” devi diventare consapevole di due aspetti:

  1. Stai creando quella tristezza  
  2.  Ti stai identificando con un’emozione 

Vediamoli in modo più approfondito. 

1- Stai creando quella tristezza: 

Alimentiamo la sofferenza principalmente non accettando ciò che ci accade, lamentandoci, invidiando, giudicando, paragonandoci agli altri e in altri modi che possono essere evitati. 

Come ho scritto nell’articolo:”La Guida Definitiva per Uscire dalla Sofferenza” : 

Il dolore è una cosa naturale, la sofferenza no. Il dolore è un esperienza sensoriale: cadi e ti fai male, il dolore è normale, la sofferenza invece la crei tu ripensando continuamente a cosa è successo e continuando a non accettare ciò che è accaduto.

Quando ci lascia il partner, quando perdiamo il lavoro, oppure quando le cose non vanno come vorremmo il dolore è naturale ma la la sofferenza che può durare anni, quella la creiamo noi. La sofferenza è causata dal rifiuto della realtà. Non puoi uscire dalla sofferenza se vivi continuamente nel “passato” ripetendo all’infinito ciò che è successo.

sono triste

Per spiegare nel dettaglio questo concetto e tutte le strategie per renderti più felice…ho realizzato un intero videocorso che analizza questi aspetti nel dettaglio. Uscirà il 1 Settembre 2018, per restare informato sul videocorso:”Nati per Essere Felici”  segui la  pagina Facebook oppure iscriviti alla newsletter

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Quindi alla domanda:”sono triste, cosa devo fare?”, la prima risposta è: renditi conto che attraverso i tuoi pensieri stai creando quella sofferenza. Cambia la tua prospettiva su quell’argomento e la sofferenza diminuirà. 

2- Ti stai identificando con quell’emozione 

Come scrive A. De Mello in “Messaggio per un Aquila che si Crede un Pollo“: 

Il motivo per cui soffrite a causa della vostra depressione e delle vostre ansie è che vi identificate con esse. Dite: «Sono depresso». Ma ciò è falso. Voi non siete depressi.Se voleste essere precisi, potreste dire: «In questo momento sto attraversando una fase di depressione». Non è invece corretto dire: «Sono depresso». Voi non siete la vostra depressione. Si tratta di una sorta di inganno della mente, uno strano tipo di illusione. Siete stati indotti a pensare – pur non essendone consci – che siete voi la vostra depressione, che siete voi le vostre ansie, che siete voi la vostra gioia e le emozioni che provate

I problemi esistono soltanto nella mente umana: supponiamo che la pioggia rovini un pic-nic. Chi è a reagire in modo negativo? La pioggia, o voi? E cosa provoca questo sentimento negativo? La pioggia o la vostra reazione? 

Non dite “sono depresso”. Se volete dire:”C’è depressione” va bene. Se volete dire “c’è malinconia” va bene. Ma non dite “sono malinconico” perché in questo modo vi identificate con quel sentimento.

Quando proviamo rabbia, odio, fastidio, invidia, gelosia o un’altra emozione negativa…se ci identifichiamo con l’emozione passeggera finiamo per convincerci di essere Noi la rabbia che ci attraversa! Ma Tu non sei la rabbia! 

Passiamo continuamente da un’emozione all’altra identificandoci con loro e consideriamo questa anomalia come se fosse una cosa normale. 

Sono Sempre Triste 

essere tristi

Diventa consapevole del fatto che in qualsiasi situazioni ti trovi e che ti fa affermare :”sono triste” tu hai il potere di dirigere i tuoi pensieri su qualcosa che ti fa sentire bene, quindi il potere è sempre nelle tue mani. 

Puoi cambiare il modo in cui ti senti dirigendo e focalizzando i tuoi pensieri su qualcosa che ti provoca benessere. 

Per capirci: 

  • Quando parli di ciò che ti ha fatto soffrire, non stai dirigendo i tuoi pensieri su qualcosa che ti crea benessere e quindi soffri; 
  • Quando racconti a qualcuno l’ultima notizia di cronaca, stai alimentando la sofferenza; 
  • Se ti poni domande stupide come:”Perché succedono sempre a me?”, stai creando la tua sofferenza; 
  • Se ti soffermi a pensare a qualcosa che ti ha fatto soffrire, stai alimentando la tua sofferenza; 
  • Quando ti concentri sull’assenza di ciò che desideri nella tua vita, crei della sofferenza; 

Naturalmente vale anche il contrario: 

  • Quando parli di ciò che ami, stai dirigendo i tuoi pensieri su qualcosa che ti piace e quindi aumenti la tua felicità; 
  • Quando racconti ai tuoi amici ciò che di bello ti è accaduto, stai aumentando il tuo benessere; 
  • Se ti poni domande potenzianti tipo:”Cosa posso imparare da questa situazione?”, ti stai dirigendo verso il benessere; 
  • Se ti soffermi a pensare che qualcosa di meraviglioso ti stia per accadere, anche senza avere nessuna prova che sia così, stai creando la tua felicità. 
  • Quando ti chiedi :”Cosa c’è di Bello in questa situazione?” stai aumentando la tua predisposizione a percepire la Bellezza intorno a te. 

Nel libro:”Foglie del Giardino di Morya” (Appello) c’è un passo che calza perfettamente con questo discorso: 

Anche durante la battaglia potete ammirare i fiori.
Ma l’umanità non se ne cura.
Dite e ridite della Bellezza, anche fra le lacrime,
fino alla meta.

Perciò ora che sai che la sofferenza è una conseguenza diretta dei pensieri, fai attenzione a ciò che pensi! 

Sono Triste: Cosa Fare 

Quando ti ritrovi in uno stato d’animo di tristezza, ecco 3 cose che puoi fare: 

  1. Accetta la tristezza
  2. Cambia la tua fisiologia;
  3. Muoviti! 

1- Accetta la tristezza 

Il rifiutare un emozione non serve a nulla. Qualsiasi emozione va vissuta. Quando sei triste, sii triste. Se ti viene da piangere, piangi. Quando sei felici, esprimi la tua felicità. Tuttavia non “attaccarti” alle emozioni, se soffri…non pensare e non parlare continuamente di ciò che ti ha fatto soffrire. 

Quindi il primo passo è quello di accettare l’emozioni che provi, perché il rifiutarle, ritenendole sbagliate le fa crescere. Ciò a cui ti opponi persiste. 

2- Cambia la tua fisiologia 

Come ho scritto nell’articolo “Come Gestire in Modo Efficace gli Stati D’Animo“: 

Gli stati d’animo sono neuro-associati a determinate posizioni del corpo. Per esempio una persona triste avrà le spalle curve, uno sguardo rivolto verso il basso, una respirazione poco profonda e movimenti privi di energia. Invece una persona felice avrà un bel sorriso, un linguaggio del corpo più aperto e avrà dei movimenti veloci ed energici. Cosa succede se ad una persona triste gli facciamo imitare la fisiologia della persona felice?

Il suo stato d’animo cambierà in pochissimi minuti. Questo perché gli stati d’animo e la fisiologia sono unite e non possono essere separate. Non puoi avere una fisiologia “depotenziante” e avere allo stesso tempo uno stato d’animo pieno di risorse. Quindi il modo più rapido di cambiare il tuo stato d’animo è quello di intervenire sulla tua postura e sulla tua fisiologia. 

3- Muoviti 

Quando sei triste, naturalmente non hai voglia di fare nulla…ma se ti sforzi di muoverti puoi scaricare quell’energia negativa che hai dentro attraverso lo sport e quindi rimetterti in uno stato d’animo migliore. 

Puoi andare a correre, tirare pugni al sacco, andare in palestra, o fare i tipi di esercizi che preferisci, l’importante è che esprimi quell’energia in modo “salutare”. 

E tu cosa fai, quando ti ritrovi a pensare :”sono triste“?