Come credere in se stessi? Cosa bisogna fare nella pratica per diventare più efficaci?
Te lo spiega in questo articolo dettagliato, Simone che gestisce il sito “www.perfezioneuomo.com“.
Iniziamo.

come credere in se stessi
Il tuo capo ti chiede costantemente, all’ultimo minuto, di lavorare nel weekend. E tu rispondi sempre di si anche se hai impegni con la famiglia. Ogni sabato sei su tutte le furie mentre lavori, invece di passarlo con i tuoi cari.
Ordini una bistecca al sangue al ristorante, ma quando te la portano e troppo cotta. Quando ti chiedono “com’è?” tu rispondi “tutto bene”. Mentre in realtà la carne è un pezzo di gomma immangiabile.
Vuoi prendere lezioni di arti marziali, ma pensi che tua moglie non sarà contenta del fatto che tu spenda un paio d’ore a settimana lontano dalla famiglia, così lasci perdere tutto senza neanche farne menzione.
Il tuo vicino lascia abbaiare il cane per tutta la notte, impedendoti di dormire. Invece di parlargli, scrivi un post su di lui su Facebook.
Se ti ritrovi in una di queste situazioni, allora fai parte di quella moltitudine di uomini che soffrono della sindrome del “bravo ragazzo” e che non credono in se stessi e quindi non fanno valere la loro opinione. Il bravo ragazzo è un’attitudine, una personalità, un insieme di comportamenti e sopratutto un atteggiamento mentale che viene ben descritto da Robert Glover, autore del libro “No more Mr Nice Guy” (Mai più Mr. Bravo Ragazzo).
I bravi ragazzi hanno un approccio passivo alla vita e alle relazioni. Invece di imporsi per quello in cui credono, lasciano che gli altri gli passino sopra. Sono dei “polli”, dei perenni compiacenti. I bravi ragazzi hanno un serio problema a dire “NO” a qualsiasi cosa (anche a cose irragionevoli). Quando vogliono o hanno bisogno di qualcosa, hanno paura di chiedere, per paura di recare disturbo agli altri. I bravi ragazzi evitano le liti come se fosse la peste.
A prima vista, i bravi ragazzi sembrano dei santi. Appaiono generosi, flessibili, ed estremamente educati. Ma se scortichi la superficie, spesso troverai un cuore ansioso e pieno di rancore, sentimenti simili per chi soffre di timidezza. I bravi ragazzi sono spesso pieni d’ansietà perché la loro autostima dipende dall’approvazione degli altri, dal fatto di piacere a tutti.
Se ti rendi conto che a frenarti è la timidezza allora leggi il post: ” La Guida per Sconfiggere la Timidezza”
Sprecano un sacco di tempo nel cercare di capire come dire NO, i bravi ragazzi finiscono col dire di SI. Non credono di poter esaudire i loro desideri, perché sono bloccati nel fare quello che gli altri gli dicono di fare. I bravi ragazzi hanno poco controllo sulla loro vita e di conseguenza si sentono impotenti, incapaci, inutili. Spesso sono rancorosi e vendicativi perché i loro bisogni sono sempre insoddisfatti e sono convinti che gli altri si approfittano sempre di loro (anche se di fatto sono loro che glielo permettono).
Nel peggiore dei casi, il bravo ragazzo, dopo aver accumulato risentimento sfocia in un comportamento inaspettato di rabbia e violenza. E’ come un vulcano in attesa di eruttare.
Quindi, cosa può fare un bravo ragazzo? Come può riottenere il controllo sulla propria vita e smettere di essere un “pollo”? Come credere in se stessi anche se si è un “bravo ragazzo?”
Alcuni pensano che la soluzione sia di passare da un estremo all’altro, da essere passivo ad essere aggressivo. Invece di sottomettersi, sentono che devono dominare qualsiasi situazione. Cercano di avere la meglio su tutto, ad ogni costo.
L’aggressività, anche se può essere appropriata in alcune situazioni, non è produttiva e non è un buon comportamento nella maggior parte dei casi. Infatti, essere costantemente aggressivo può ritorcersi contro, può creare un comportamento passivo-aggressivo proprio in quelle persone su cui stai cercando di avere il controllo.
Invece di essere passivo e aggressivo, il miglior approccio sta più o meno nel mezzo. Ed è chiamato risolutezza.
Come Credere in Se Stessi con la Risolutezza
Capita di associare il termine risolutezza con quei corsi che le donne prendono per essere più confidenti in posti di lavoro tradizionalmente maschili.
Ma nelle ultime decadi agli uomini è stato chiesto di smussare i loro tratti distintivi (di essere meno prepotenti, più sensibili, più collaborativi), e molti ragazzi sono confusi, non sanno più dove tracciare la linea tra aggressività e passività. Sono ansiosi di risultare arroganti, sessisti, e tendono a sbagliare sul lato opposto. Come risultato, molti uomini devono imparare, o re-imparare, come essere risoluti.
Cosa significa essere risoluti?
La risolutezza è un’abilità interpersonale dove dimostri una salutare confidenza, dove riesci a importi per i tuoi diritti, rispettando nel contempo quelli degli altri. In sintesi sei risoluto quando credi in te stesso.
Quando sei risoluto, sei diretto ed onesto con le persone. Non aspetti che gli altri capiscano i tuoi bisogni. Se qualcosa ti da fastidio, lo dici; se vuoi qualcosa, lo chiedi. E fai tutto questo mantenendo la calma e con comportamenti civili.
La risolutezza richiede anche di sapere che quando fai una richiesta o dai una opinione, gli altri hanno tutto il diritto di dire di no o di non essere d’accordo. Non ti innervosisci se questo accade. Hai il controllo e provi ad arrivare ad un compromesso. Quando sei risoluto, sai che puoi anche non ottenere quello che vuoi. Comunque imparerai che chiedere non fa male, anzi, chiedere aiuta.
I benefici della risolutezza
Le tue relazioni miglioreranno. I ricercatori che studiano le relazioni ed i matrimoni hanno scoperto che la risolutezza è un attributo chiave di cui tutti e due i partner hanno bisogno per avere una relazione forte e stabile. Se una persona sente che i suoi bisogni non sono mai soddisfatti, aumenta il risentimento verso il partner (anche se è la persona stessa che passivamente fa si che i suoi bisogni vengano sempre per ultimi).
Ti sentirai meno stressato. Quando sei risoluto, dirai no a richieste che non trovi giuste. Perderai anche l’ansietà e le preoccupazioni che arrivano quando pensi sempre a quello che gli altri pensano delle tue scelte/preferenze/richieste/opinioni. Ti sentirai in controllo della tua vita.
Acquisterai confidenza. Quando sei risoluto, hai come una stanza di controllo interna. La tua attitudine ed il tuo comportamento sono governati dalle tue azioni o decisioni, e non da quelle degli altri. Sapere che puoi fare dei cambiamenti per migliorare la tua situazione è un grande balzo in avanti per la tua confidenza.
Sarai meno rancoroso. Mano a mano che diventi più risoluto, le tue relazioni diverranno più piacevoli. Non dovrai più ingoiare pillole amare quando dirai si ad una richiesta o se deciderai di fare un favore a qualcuno. Perché quando farai qualcosa, sarà perché vorrai farlo, o comunque lo farai senza risentimento perché sai che fa parte del dare ed avere di una relazione.
Come credere in se stessi e diventare più risoluti
Nella mia esperienza, per credere in te stesso e diventare più risoluti devi cambiare il tuo assetto mentale. Devi eliminare tutto quelle credenze errate che ti limitano, che ti impediscono di essere sicuro di te e delle tue capacità. Ecco delle strategie per fare questo cambio di mentalità.
Imposta dei confini. Il primo passo è quello di stabilire dei confini. Regole e limiti che uno crea per se stesso e che dicono agli altri cosa è permesso e cosa no. Una persona passiva non a confini e permette agli altri di passargli sopra, letteralmente. Questi limiti riguardano la tua famiglia, la tua salute, la tua fede, i tuoi hobby, il tuo benestare psicologico, ecc. Sono tutte quelle cose che, se compromesse ripetitivamente, ti fanno incazzare. Se non sai quali sono i tuoi confini, è ora di scoprirlo. Una volta fatto, prometti a te stesso che li rispetterai sempre.
Prenditi le tue responsabilità. I bravi ragazzi aspettano sempre che qualcun’altro gli risolva i problemi. Un uomo risoluto capisce che i suoi problemi sono sua responsabilità. Se vedi che qualcosa nelle tua vita non va, agisci. Se non sei contento con qualcosa, incomincia a fare i passi necessari per cambiare le cose.
Comportati come se già fossi sicuro di te. Pensa, parla e agisci come se già fossi una persona che crede in se stesso. Inizialmente ti verrà innaturale farlo ma poco alla volta ti abituerai sempre di più a “immedesimarti” nella persona che davvero vuoi essere e questo ti influenzerà profondamente.
Non aspettare che le persone capiscano i tuoi bisogni. A meno che non avvenga una mutazione di massa che ci regali la telepatia, è impossibile per gli altri sapere quello che vuoi. Se vuoi qualcosa, dillo; se qualcosa ti da fastidio, dillo. Non assumere che le persone sappiano cosa vuoi, non è così ovvio come pensi.
Capisci che non sei tu a decidere come gli altri devono comportarsi. Sia i passivi che gli aggressivi condividono un problema simile: entrambi pensano di essere a capo di come gli altri debbano sentire o comportarsi (con un approccio differente). Una persona aggressiva assume la responsabilità delle emozioni e dei comportamenti altrui attraverso l’uso della forza, fisica e mentale. Uno passivo assume la responsabilità dei comportamenti altrui sottomettendosi al loro volere. I passivi credono che è loro compito far si che gli altri siano felici, anche se significa rimetterci la propria felicità.
Un uomo risoluto riconosce che non è il suo lavoro controllare o preoccuparsi del comportamento degli altri e che è solo responsabile del proprio comportamento. Non puoi capire di quanto stress/ansietà ti libererai una volta che capirai questo concetto. Non sprecherai più ore a pensare se qualcuno è contento o no con una tua opinione.
Questo non significa che devi diventare uno “stronzo” o che non devi più prendere in considerazione i sentimenti altrui. Significa solo che non devi esagerare con le tue richieste, sapere qual’è il limite per non offendere nessuno.
Tu sei responsabile per le tue parole/azioni. Essere risoluto porterà sicuramente a qualche litigio. Ma parte dell’essere risoluto significa prendersene responsabilità. E’ meglio avere a che fare con queste responsabilità che vivere una vita rancorosa.
La risolutezza prende tempo. Non pensare che diventerai una persona risoluta nel momento stesso che finirai di leggere questo articolo. Essere risoluti prende tempo e pratica. Avrai giornate buone ed altre cattive. Ma sii persistente e vedrai che ne varrà la pena.
Inizia un percorso di crescita personale. Se davvero desideri imparare come credere in se stessi allora dovrai iniziare un percorso serio di crescita personale. Dovrai leggere molti libri, ascoltare audio e guardare video dove puoi apprendere informazioni di valore per migliorare la tua vita.
Se non sai da dove partire, ti segnalo questa guida pratica :” Sicuro di Te in 60 Giorni” dove troverai:
- Un programma semplice e pratico per SENTIRTI FINALMENTE SICURO DI TE STESSO IN TUTTI I CAMPI DELLA VITA
- ESERCIZI SEMPLICI ED EFFICACI da fare a casa e fuori
- Metodi, strategie e tecniche per SENTIRTI FINALMENTE SICURO DI TE
- e molto molto altro ancora…
La risolutezza in azione per diventare efficaci
Una volta cambiata la mentalità, ecco come essere risoluto in modo pratico per diventare efficace e credere in te stesso.
Comincia in piccolo. Se il pensiero di imporsi per qualcosa ti fa venire la nausea, comincia con situazioni poco rischiose. Per esempio, se ordini un hamburger senza formaggio, ed il cameriere te lo porta con il formaggio, faglielo presente e fallo riportare indietro in cucina. Se sei fuori con la famiglia a fare compere nel weekend e decidi di andare a mangiare fuori, non chiederlo, ma sii tu a proporre un posto. Una volta che ti senti a tuo agio con queste situazioni poco rischiose, alza l’asticella poco alla volta.
Di no. Nel percorso per diventare più risoluto, la parola no è la tua migliore amica. Incomincia a dire di no più spesso. Ti fanno una richiesta che entra in conflitto con uno dei limiti che ti sei imposto (vedi sopra)? Di no. Hai già degli appuntamenti? Di “No, gracias.”
Non devi essere maleducato quando lo fai. E’ possibile essere fermi e risoluti col tuo no mentre si è educati. All’inizio, dire di no ti farà sentire ansioso, ma alla fine ti sentirai sempre meglio, fino a diventare libero.
Qualcuno si sentirà deluso quando gli darai buca? Probabile. Ma ricorda che fino a che esprimi i tuoi bisogni in modo civile, non sei responsabile delle loro reazioni. Non devi sentirti in colpa per trattarti come loro pari.
Sii semplice e diretto. Mantieni le tue richieste e preferenze semplici e dirette. Non c’è bisogno di elaborate spiegazioni. Dì quello che devi dire in modo civile.
Usa il pronome “io”. Quando fai una richiesta o esprimi un rifiuto usa il pronome “io”. Invece di dire “Sei così sconsiderato. Non hai idea di come sia stata dura in ufficio oggi. Perché mi chiedi di fare tutte queste cose?” dì “Oggi sono esausto. Capisco che vuoi tutto finito per oggi, ma non riuscirò a farlo prima di domani mattina.
Altri esempi:
<<Controlli tutto.>> “Mi sento frustrato quando mi fai sentire in colpa per uscire con gli amici.”
<<Mi umilii sempre quando andiamo dai tuoi.>> “ Mi sento in imbarazzo quando mi insulti davanti ai tuoi.”
“Quello che chiedi è irragionevole!” <<Preferisco che mi avvisi tre giorni in anticipo prima di chiedermi di lavorare il sabato.>>
Fai attenzione a non inserire accusazioni o ad interpretare il comportamento altrui. Questo li metterà sulla difensiva. Esempi:
“Penso che lo fai apposta solo per farmi innervosire.”
“Penso che vuoi solo litigare.”
Non scusarti o sentirti colpevole per esprimere un tuo bisogno/volere/diritto. A meno che non stai chiedendo qualcosa di irragionevole, non devi sentirti colpevole o vergognarti per esprimere un desiderio o bisogno. Smettila di scusarti quando chiedi qualcosa. Chiedi civilmente quello che vuoi e vedi come l’altro risponde.
I bravi ragazzi si sentono in colpa anche quando esprimono insoddisfazione per qualcosa che pagano! Se qualcuno non ha fatto bene il lavoro per cui hai pagato, è tuo diritto chiedere che sia fatto bene. Non ha niente a che vedere col non essere educato o non urtare i sentimenti altrui, è lavoro, ed è così che funziona.
Usa un linguaggio del corpo confidente. Mostrati confidente quando fai una richiesta. Stai diritto, sorridi, mantieni un’espressione neutrale, e guarda la persona negli occhi. Assicurati di parlare chiaro. Le persone passive tendono a sussurrare quando esprimono le loro opinioni; il che fa solo innervosire l’interlocutore.
Non devi giustificare/spiegare le tue opinioni/scelte. Quando prendi una decisione od esprimi una opinione cui gli altri sono in disaccordo, un modo che hanno per avere controllo su di te e chiederti di dare una spiegazione o giustificazione. Se non sei in grado di darne una ragionevole (ai loro occhi) allora devi adeguarti a loro.
I bravi ragazzi sentono l’obbligo di spiegarsi e giustificarsi per ogni cosa. Vogliono assicurarsi che tutti sono d’accordo con le loro decisioni. Non farlo.
Fai delle prove. Immaginati in situazioni in cui sarai risoluto. Lo so, è strano, ma fai pratica davanti allo specchio, ti aiuterà.
Sii persistente. Ti troverai in situazioni in cui ti daranno contro appena chiederai qualcosa. Non mollare. Non pensare tipo “Va bene, almeno ci ho provato.” A volte per essere preso sul serio, devi essere persistente. Se per esempio chiami il servizio clienti ma non possono o vogliono aiutarti, chiedi di parlare con un superiore.
Ma non esagerare nemmeno qui, chiedere la stessa cosa di continuo non significa essere persistente, significa essere un rompiballe.
Rimani calmo. Se qualcuno non è d’accordo o mostra disapprovazione con le tue scelte/opinioni/richieste, non arrabbiarti e non passare alla difensiva. Dai una risposta costruttiva o smettila di parlare con quella persona del tutto.
Scegli le tue battaglie. Uno sbaglio che fanno le persone che tentano di essere più risolute è quello di cercare di esserlo sempre. La risolutezza è situazionale e contestuale. Ci sono casi in cui essere risoluto non ti porterà a niente, e prendere una strada più aggressiva o passiva può essere una scelta migliore.
Come fai a sapere quando essere o non essere risoluto? Dovrai venirne a capo attraverso la pratica e qualche esercizio. Il dottor Robert Alberti e Micheal Emmons, autori di Your Perfect Right, danno alcune domande da farsi prima di scegliere se essere risoluti:
Quanto è importante per te?
Sei alla ricerca di un preciso risultato o stai solo esprimendo te stesso?
Sei alla ricerca di un risultato positivo? Essere risoluto può peggiorare la situazione?
Ti darai un calcio nei denti se non agisci?
Quali sono le probabili conseguenze e rischi se provi ad essere risoluto?
Conclusione
A volte, dovrai sottometterti a qualcosa. Può essere lavare i piatti, falciare il prato, o finire un rapporto di lavoro. Comunque, imparare a dare voce alle tue opinioni, e ancora più importante, rispettare le tue opinioni, ti aiuterà ad essere una persona più confidente. Il risultato di un’azione risoluta può essere esattamente quello che volevi, oppure un compromesso, o un rifiuto, non importa il risultato, ti aiuterà comunque a sentirti in controllo della tua vita. Inizia in piccolo, impara ad esprimere i tuoi desideri, e grazie alla risolutezza inizierai sempre di più a credere in te.
Leggi anche: