Nel Vangelo secondo Matteo viene riportata probabilmente una delle frasi più fraintese di Gesù:

 

“A chiunque ha sarà dato e sarà nell’abbondanza. A chi non ha sarà tolto anche quello che ha”.

 

Ad una prima lettura può sembrare una frase ingiusta, perché sembra dire che i ricchi sono destinati a diventare più ricchi e i poveri più

poveri.
Se si prova invece a dare un’interpretazione più ampia, come sostiene Rhonda Byrne in The Magic, si può intendere che c’è sottintesa la parola “gratitudine”.

 

Rileggendo la stessa frase, questa assume tutto un altro significato:
“A chiunque ha GRATITUDINE sarà dato e sarà nell’abbondanza. A chi non ha GRATITUDINE sarà tolto anche quello che ha”.

 

In questo caso la gratitudine si può intendere come vera e propria “Consapevolezza di avere“.

 

Solo chi ha la Consapevolezza di avere si sente colmo di gratitudine, emozione che lo avvicina alla Fonte da cui tutte le cose derivano.

 

Una delle piaghe dell’umanità da cui dobbiamo ancora guarire è quella di essere totalmente incentrati sulla lamentela che non ci permette di cogliere le infinite benedizioni che arrivano nella nostra vita.

Focalizzare costantemente e quotidianamente la nostra attenzione solo su ciò che non ci piace, su ciò che non vogliamo, su ciò che è contro la nostra limitata visione, distoglie il nostro focus dagli infiniti doni che quotidianamente riceviamo.

 

La nostra cecità interiore non ci porta a vedere le ricchezze che ci circondano e i doni che ci vengono gratuitamente offerti ogni giorno.

 

Diamo tutto per scontato: la Vita, le persone, le cose, le esperienze…

 

Infatti un altro dramma dell’uomo è dare per scontato tutto, proprio tutto. Questo non ci permette di cogliere la bellezza che dovremmo invece cogliere dappertutto.

 

Certo noi umani siamo una razza strana, ci accorgiamo di ciò che avevamo solo quando lo perdiamo!

 

Wallace D. Wattles nel suo libro “La scienza del diventare ricchi” sottolinea quanto la gratitudine sia uno stato dell’Essere assolutamente necessario affinché possano giungere nuove e più abbondanti ricchezze, sia materiali che spirituali. Se la gratitudine è forte e costante, le cose che desideriamo saranno sempre in movimento verso di noi.

Si veda nei Vangeli lo Spirito piena di gratitudine che ha sempre Gesù nei confronti del Padre.
Siamo ancora così indietro nella nostra evoluzione spirituale che in realtà non sappiamo neanche cosa sia realmente la gratitudine.

 

Siamo così immersi nei nostri pensieri depotenzianti e nelle nostre emozioni negative ormai sclerotizzate che non riusciamo neanche lontanamente ad avvicinarci a questa emozione superiore.

 

Infatti il problema risiede sempre nella nostra visione distorta della vita, non nella vita stessa.

 

Sappiamo dire “grazie” solo quando riceviamo qualcosa di materiale, come un regalo, oppure quando ci servono in negozio e in poche altre occasioni.

 

Quella però non è gratitudine, è semplicemente una consuetudine e buona educazione.

 

La gratitudine è un’emozione che proviene dal cuore e tanto più la proviamo tanto più riceveremo doni. Infatti per legge di attrazione non attraiamo ciò che vogliamo ma ciò che siamo internamente.

 

Nel sentimento della gratitudine ci dobbiamo sentire come dei figli che hanno ricevuto un dono prezioso dai genitori.

 

Dobbiamo ricordare la stessa gioia di quando eravamo piccoli, la stessa felicità di quando ricevevamo un regalo che avevamo tanto desiderato.

 

Questo emozione dovrebbe riaccendersi in noi costantemente per tutti i doni che riceviamo ogni giorno.

 

Dovrebbe essere la base su cui fondare la nostra vita.
Diventa dunque estremamente necessario ed urgente praticare esercizi della gratitudine.

Esercizio Pratico sulla Gratitudine 

Perché si chiamano esercizi?

 

Perché ci dobbiamo esercitare, perché questa emozione non fa ancora parte della nostra quotidianità.

 

Bisogna fare pratica e installare nel nostro inconscio l’abitudine del “sentirsi grati”.

 

Già sento qualcuno dire:
“Ma la mia vita è un disastro, ho un lavoro che non mi piace, la mia relazione va male, il mio capo mi tortura, sono pieno di debiti, arrivo a mala pena a fine mese. Mi spiace ma non riesco proprio a trovare nessun motivo per ringraziare!”

 

È proprio perché hai questi pensieri che hai bisogno di praticare la gratitudine.

 

Dunque come possiamo esercitarla?

 

Uno dei modi più semplici è cominciare a ringraziare per quelle cose che diamo ogni giorno troppo per scontate. Ecco alcuni esempi:

 

  • Ringrazia per l’ossigeno che stai respirando (prova a stare 5 minuti senza ossigeno!)

  • Ringrazia per l’acqua che hai bevuto oggi (prova a stare un giorno senza bere!)

  • Ringrazia per la doccia quotidiana (prova a non lavarti per qualche giorno!)

  • Ringrazia Il cibo che hai mangiato poche ore fa (prova a non mangiare per 3 giorni!)

  • Ringrazia per le gambe che ti permettono di camminare (prova a non alzarti per 24 ore dal letto!)

  • Ringrazia per le tue mani (immagina di non poterle usare!)

  • Ringrazia per il tuo cellulare (immagina di perderlo!)

  • Ringrazia Il tuo cuore che batte senza fermarsi mai (immagina se si fermasse anche solo per pochi secondi!)

  • Ringrazia per i tuoi cari (prova a pensarti senza di loro!)

  • Ringrazia per ll tuo computer (prova a lavorare per una settimana senza pc!).

 

Credo che gli esempi siano chiari. Se continui così in base alla tua specifica situazione puoi trovare centinaia, migliaia di motivi per cui ringraziare.

 

 

Dunque puoi immaginare di perdere queste cose e poi riaverle indietro. L’emozione che dovresti provare è proprio la gratitudine.

 

 

Ecco qualche altro esercizio per praticare la gratitudine consapevolmente e quotidianamente:

 

– la sera scrivi 10 cose che ti sono successe durante la giornata di cui sei grato (se non ne trovi almeno 10 HAI UN PROBLEMA e questo esercizio ti serve più che mai!);

 

– ogni volta che ti siedi a tavola, prima di mangiare ringrazia per il cibo che hai nel piatto e per chi l’ha preparato;

 

– ogni volta che fai la doccia ringrazia per l’acqua calda;

 

– ogni volta che sei vicino ad un albero, ringrazia (ti sta donando ossigeno gratuitamente);

 

– ogni volta che ti arriva una buona idea o un’intuizione ringrazia (quella non l’hai generata tu, proviene da un’Intelligenza molto più grande di te, quindi ringrazia!);

 

– contempla un’opera d’arte per 5 minuti e contemporaneamente ringrazia;

 

– ogni volta che ti metti a letto perché il tuo corpo è stanco, ringrazia;

 

– mentre guardi un tramonto ringrazia…

 

 

 

E per chi già ringrazia per tutto ciò che ha? Non è forse pronto anche per passare al livello successivo?

Se esistesse una gratitudine più avanzata, una vera e propria gratitudine 2.0?

 

Al riguardo è importante riportare ciò che fu detto circa 2000 anni fa dal Maestro Gesù quando disse:

 

“tutto quello che domandate nella preghiera abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato”. (Marco 11,24).

 

A cosa si riferisce precisamente?
Alla capacità di essere grati in anticipo per qualcosa che abbiamo chiesto e che, nonostante non sia ancora arrivato, abbiamo la certezza (fede) che arriverà.

 

Pertanto il prezzo da pagare in anticipo per ciò che chiediamo è il prezzo della gratitudine.

 

Più paghiamo (cioè più ringraziamo) più otteniamo. Ma non è solo per avere maggiori benedizioni in futuro, ma soprattutto perché una vita piena di gratitudine è una vita umanamente degna di essere vissuta.

 

Dalla gratitudine infatti nasce la fede. La mente riconoscente è in costante attesa di ricevere cose buone, l’aspettativa diventa fede e ogni ondata piena di gratitudine che proviene dall’interno accresce la nostra fede.

 

Inoltre la vita piena di gratitudine distoglie la nostra attenzione dalle bassezze dei nostri pensieri ed emozioni e ci eleva a livello mentale, emozionale e spirituale.

 

Una vita senza gratitudine è una vita povera, infelice, drammatica e destinata al tormento.

 

Una vita colma di gratitudine, sia per ciò che abbiamo sia per ciò che avremo in futuro si trasforma in una vita intensa piena di abbondanza, prosperità, pace, gioia e felicità.

 

Inoltre, la gratitudine è un potentissimo antidoto alle preoccupazioni, alle paure e ai dubbi, i grandi distruttori dei nostri sogni.
Pertanto smetti di lamentarti e prendi in mano la tua vita.

 

Inizia a dire più e più volte al giorno, a voce alta o nella tua mente (ma a gran voce) la parola GRAZIE. Inizia oggi a cambiare la tua vita con la parola dal potere miracoloso.

 

Non ci sono scuse.
Puoi farlo, dipende solo da te.

 

Che la Grazia sia con te,

Gabriele coach di Dritto alla Meta 

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