Coaching cos’è? Com’è nato? A cosa serve? E sopratutto il coaching funziona veramente?  

Sempre più spesso si sente parlare di coaching e di mestieri affini tipo: 

  • life coach; 
  • mental coach; 
  • business coach; 

E la domanda che sorge spontanea è “Cos’è il coaching?”. In questo articolo ti svelo tutto quello che devi sapere a riguardo. Quando avrai finito di leggerlo conoscerai le risposte a tutte le tue domande attuali. 

Bene, cominciamo! 

Per prima cosa chiariamo quando e com’è nato il mondo del coaching. Partendo dal presupposto che la parola “coach” in inglese vuol dire “allenatore”.  

coaching

coaching: ecco cos’è

Nel post:” 3 Esercizi di Allenamento Mentale” ho raccontato la storia sulla nascita del coaching. Scrivendo:

Tanti anni fa, il capitano di una squadra di tennis dell’università di Harvard decise di studiare delle tecniche di concentrazione per migliorare le sue performance sportive. Tra le varie discipline che studiò, ottene enormi benefici dalla meditazione. Così si rese conto che una mente disciplinata e attenta è un vantaggio per affrontare con successo qualsiasi performance.

“Grazie al cavolo” starai pensando. “Non ci voleva di certo un genio”

Ma Timothy Gallwey questo il nome del ragazzo, si rese conto che durante una prestazione non esistono solo i nemici esterni (l’avversario) ma sopratutto dei nemici interni (ansia, paure, dubbi, convinzioni limitanti) ecco che allora iniziò ad escogitare metodi e strategie per vincere i nemici interni per migliorare le sue performance.

In quel momento era nato il coaching moderno e ci vollero diversi anni affinché si divulgasse. Il  coaching si basa su un concetto semplice:

” Come alleni il fisico per ottenere dei risultati migliori, devi allenare anche la mente affinché superando i tuoi nemici interni puoi dare davvero il massimo”

Il coaching è che l’insieme di strategie e di tecniche per allenare la tua mente a dare il massimo e supportare te stesso mentre svolgi un attivitàSia essa sportiva, lavorativa, musicale o chi più ne ha più ne metta…la mente funziona sempre nello stesso modo ma per farla diventare una tua alleata devi capire come diavolo funziona.

Anche se in Italia, la parola “coaching” “life coach” “allenamento mentale” non dice nulla, forse all’80% della popolazione, sappi che atleti e sportivi olimpionici utilizzano l’allenamento mentale e se vuoi migliorare la tua vita devi sapere cos’è e come funziona.

In definitiva se ti dovessi dare una definizione ti direi:”Il coaching è l’insieme degli strumenti che ti permettono di superare gli ostacoli che incontri nella tua mente”

Sicuramente ti sarà capitato di dover compiere un’azione semplice ma la tua ansia o la tua paura ti bloccava enormemente. Magari dovevi fare una telefonata, o superare un esame, o chiedere ad una persona di uscire con te….ma l’ansia, la paura di fallire ed altre emozioni hanno bloccato il tuo potenziale. 
Il coaching è nato proprio per aiutare una persona a gestire meglio se stessa per esprimere il suo potenziale, senza farsi fermare da emozioni o pensieri limitanti. 

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Coaching 

il coaching

il coaching

Ora che sai come e perché è nato il coaching, rispondo subito alla tua domanda:”Come funziona? e come si svolge una sessione di coaching?”

Nel coaching ci sono principalmente due persone: 

  • Il coach ( il professionista) 
  • e il coachee (il “cliente”, la persona che richiede i servizi del coach) 

Non sempre il coach lavora con un solo coachee in una sessione, perché può lavorare anche con una squadra di calcio e quindi avere più coachee all’interno della stessa sessione. Questo aspetto per ora non ci interessa, perché l’approfondiremo più avanti. 

Per ora sappi che esistono queste due figure: il coach e il coachee. Quando queste due persone si incontrano per lavorare insieme nel raggiungimento degli obiettivi (del coachee), questo incontro si chiama “sessione”. 

Quindi una sessione di coaching è l’incontro tra il coach e la persona che ha richiesto i suoi servizi. Naturalmente ogni sessione ha degli obiettivi diversi e ogni coach può gestirla nel modo che preferisce e che ritiene più adatto al suo cliente, ma solitamente le sessioni si dividono: 

  • in una parte teorica; 
  • una parte pratica;

Nella parte teorica il coach spiega le strategie, e i concetti più importanti riguardanti quella determinata sessione. Nella parte “pratica” il coach fa fare degli esercizi al coachee. 

Un coach molto bravo chiaramente, darà anche degli “esercizi” al coachee che svolgerà nel periodo che intercorre tra una sessione e l’altra. 

L’essenza del coaching, secondo Gallwey consiste nel liberare il potenziale delle persone per massimizzare le loro prestazioni. Più che di insegnare loro qualcosa, si tratta di aiutarle a imparare ad esprimere il loro potenziale. 

Le sessioni si possono svolgere dal vivo o via skype (o metodi simili).  Naturalmente su accordo con il “cliente”, il coach è giusto che esegua delle sessioni dal vivo e altre via skype.  

A meno che non ci sono degli impedimenti, la sessione dal vivo è da preferire. 

Esistono tre principali tipi di coach: 

  • Life coach; 
  • Sport coach; 
  • Business coach;  

1- Il life coach

life coach

Aiuta una persona nella sua vita privata, nel raggiungere un suo obiettivo o per essergli di supporto in una situazione particolare. Le persone che si rivolgono ad un life coach, possono voler (sto generalizzando): 

  • smettere di fumare; 
  • essere più costanti in qualcosa; 
  • aumentare l’autostima; 
  • ritrovare la motivazione; 
  • cambiare un aspetto particolare della loro vita; 
  • creare dei cambiamenti duraturi;  
  • migliorare delle relazioni interpersonali; 

2- Lo Sport coach

Aiuta uno sportivo (o delle squadre) nel raggiungimento di un obiettivo o nell’aiutarlo a migliorare a gestire le sue emozioni. Gli atleti che si rivolgono ad uno sport coach, possono voler: 

  • essere più sicuri in una competizione; 
  • migliorare un gesto tecnico dopo un infortunio; 
  • imparare a concentrarsi e rilassarsi prima della gara; 
  • gestire meglio le proprie emozioni in modo da non “andare in panico” durante la loro performance; 

3- Business coach

Aiuta principalmente le aziende, i manager e gli imprenditori. Gli dona un ottimo supporto per: 

  • creare un team vincente; 
  • migliorare la performance di un’impresa; 
  • migliorare la gestione dell’azienda in termini di leadership; 
  • aiutarli a superare delle problematiche interne; 

Il coach è esperto nel coaching e non nel tema o nel campo in cui va a trattare. Se sei un giocatore di calcio e ogni volta che batti un rigore vai in ansia…un coach non ti insegnerà a calciare bene un rigore (i coach non danno consigli “tecnici”) ma ti aiuterà a gestire l’ansia in maniera tale che batterai quel rigore con totale sicurezza 


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Il Coaching  

coaching

Un bravo coach deve pensare alla persona che ha davanti in termini di potenziale, deve “vedere” il potenziale inespresso della persona e insegnargli ad esprimerlo. Su questo concetto venne fatto diversi anni fa un esperimento molto interessante. 

L’esperimento consiste nel comunicare ad un gruppo di insegnanti, che un gruppo di studenti – di cui le prestazioni sono nella media- sono candidati a delle borse di studio perché ritenuti più intelligenti e capaci degli altri, oppure gli viene comunicato che hanno grosse difficoltà nell’apprendimento. Nessuna delle due comunicazioni è vera. 

Durante l’esperimento gli insegnanti svolgono con gli studenti in questione un programma predefinito per un certo tempo. I test accademici eseguiti successivamente dimostrano che i risultati degli studenti riflettono invariabilmente le convinzioni dei loro insegnanti.  

Quando i professori, insegnano convinti che gli alunni sono molto intelligenti…gli studenti ottengono dei risultati migliori durante i test accademici. Quando invece i professori, insegnano convinti che gli alunni hanno dei problemi di apprendimento… gli studenti ottengono dei risultati peggiori durante i test accademici. 

L’insegnante convinto che uno studente non è in grado di capire un determinato concetto…tenderà a non rispiegarglielo, o comunque tratterà lo studente con superficialità.  

Nello stesso modo, le convinzioni: 

  • di un manager sui suoi dipendenti, influenzerà i risultati di quest’ultimi; 
  • di un allenatore sulla sua squadra, influenzerà i risultati del suo team; 

Perciò la domanda resta:”il coaching funziona veramente?”. 

La risposta è dipende. Dipende dalla bravura del coach, dall’impegno che ci mette il coachee e da una serie di altri fattori. 

Questi sono solo alcuni dei benefici che può apportare un buon coach al suo “cliente”: 

  • Creazione di abitudini positive;
  • Miglioramento della qualità della vita; 
  • Maggiore valorizzazione delle risorse;
  • Miglioramento nelle performance; 
  • Maggiore consapevolezza; 
  • Un miglioramento nell’atteggiamento mentale; 

Infatti sempre più spesso, atleti o sportivi si rivolgono ad un coach. È risaputo che: 

  •  Carolina Kostner (ex campionessa mondiale nel pattinaggio artistico)
  •  Leonardo Bonucci (Difensore della Juventus e della Nazionale Italiana)
  •  Jessica Rossi ( ha fatto il record mondiale di tiro al piattello, colpendo 99 piattelli su 100)
  •  e tantissimi atleti noti e meno noti…

…siano seguiti da un mental coach, che attraverso il coaching li aiuta a migliorare le proprie performance. 

Coaching 

Concludo questo articolo riportando un aneddoto: 

La Field Gun Race era il momento saliente del Royal Tournament, una grande esibizione militare che si teneva ogni estate a Londra; vi concorrevano squadre provenienti da rami diversi della Marina Militare britannica. L’evento consisteva in una corsa durante la quale si doveva parzialmente smantellare e trascinare un antico cannone e il suo carrello attraverso un percorso a ostacoli che per la maggioranza di noi sarebbe già abbastanza faticoso senza alcun peso. 

La gara era rinomata per l’estrema forza richiesta e per il numero di infortuni durante gli allenamenti. Alle squadre era consentito di radunare i propri sedici uomini e di cominciare ad allenarsi non prima di nove settimane dell’evento. 

Nel 1990, Joe Gough era il primo trainer della squadra della Fleet Air Arm. Prima che cominciassero gli allenamenti partecipò ad un corso sul coaching e decise di implementare le strategie imparate, nell’allenamento con la sua squadra. Il risultato fu che per la prima volta nella storia dell’evento, quest’unico corpo dell’esercito vinse tutti e cinque i principali trofei. 

La squadra A della Fleet Air Arm segnò il record di velocità, il miglior tempo complessivo, più punti e meno falli, e la squadra B vinse anch’essa un trofeo. Lo straordinario risultato ottenuto con il 30% di giri di prova in meno rispetto agli anni precedenti, e con meno infortuni.  

Se vuoi provare in prima persona l’efficacia delle coaching, leggi questo post:Sessioni di allenamento mentale

Se hai altre domande sul coaching, scrivile nei commenti! Ti risponderò al più presto. 

Articolo scritto da Danilo Maruca

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