Per un’alimentazione corretta, cosa bisogna mangiare? E quali sono le verità alimentari che nessuno ha il coraggio di raccontare? 

Ogni tanto capita che alcuni scrittori si attirano l’ira di diverse persone solo perché hanno avuto l’onesta di rivelare alcune cose che tutti gli altri non hanno mai detto, questo è il caso di Adriano Panzironi che ha scritto il libro:”Vivere 120 Anni“. 

Quindi in questo articolo voglio condividere con te, le scoperte e le idee principali che hanno portato Panzironi al centro di un dibattito molto accesso sulla nutrizione …in maniera tale che puoi strutturare un’alimentazione corretta sulla base di alcune scoperte importanti.

Naturalmente riporterò anche le critiche che vengono fatte a Panzironi in modo tale che hai tutte le informazioni che ti servono per farti un’idea completa.  

Prima di iniziare, però è doveroso ricordare che ogni corpo reagisce in modo diverso. Ciò che potrebbe essere buono e salutare per me, potrebbe non esserlo per te. 

Alla base di questa diversità di reazione ci sono elementi conosciuti (tipo il gruppo sanguigno ecc…) ed elementi sconosciuti. 

Perciò per seguire una corretta alimentazione  non devi seguire ciecamente ciò che ti dirò in questo articolo (o ciò che leggi su dei libri) ma devi seguire ciò che il tuo corpo ti “dice”. Se il tuo corpo, non sta bene, quando mangi alcuni alimenti che secondo qualcun’altro dovrebbero farti stare bene…smetti di mangiarli. 

La salute del tuo corpo è l’unico elemento da tenere in considerazione quando sperimenti un diverso regime alimentare. Il modo in cui reagisce il tuo corpo a ciò che mangi è fondamentale per decidere se seguire o cambiare la tua alimentazione. 

corretta alimentazione

alimentazione corretta: cosa mangiare?

Le linee guida per un’alimentazione corretta le avevo già descritte nell’articolo:” Quali Alimenti Aumentano il Tuo Benessere“, in questo condividerò alcuni consigli presi dal libro:”Vivere 120 Anni”

Lo scopo dell’articolo non è quello di farti cambiare alimentazione ma quello di farti sentire il suono di “un’altra campana”, quello di darti maggiori informazioni e farti conoscere degli aspetti che non sempre vengono diffusi. 

Alimentazione Corretta

Ecco alcune frasi di Panzironi ad inizio libro: 

La nostra dieta è oggi composta per il circa 60-70% da carboidrati complessi e semplici (pane, pasta, pizza, riso, fagioli, patate, zucchero, farinacei) e solo del 20% da proteine e da un altro 20% di grassi. 

La piramide alimentare pubblicizzata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità è la risposta della spasmodica corsa a limitare il consumo dei grassi considerati la causa dell’obesità, a favore dei carboidrati considerati sani. 

(…) tuttavia negli ultimi anni l’obesità è aumentata del 500%. Non ti sembra un pò strano. Eppure se parlate con il vostro medico o il vostro dietologo, vi dirà sicuramente che i carboidrati sono l’energia del nostro corpo, senza i quali non saremo in grado di restare in piedi. A questo punto alcune domande sono d’obbligo:

“I grandi popoli della storia come i conquistatori mongoli o le famose orde barbariche che distrussero l’Impero Romano come facevano a stare in piedi e combattere con tanto ardore?” 

(…) non seguivano la nostra attuale piramide alimentare, dove si privilegiano i carboidrati, a loro sconosciuti. Le differenze tra loro e noi sono sostanziali. 

Questa è la foto della piramide alimentare ancestrale 

Alimentazione corretta

Tratta dal libro di panzironi “vivere 120 anni”

Questa invece è la piramide alimentare che viene consigliata oggi. 

piramide alimentare

piramide alimentare consigliata oggi

Come puoi vedere ci sono delle differenze enormi e devono essere analizzate per poter capire qual’è un’alimentazione corretta: 

  • In passato si mangiava molta carne e pesce e pochi carboidrati….oggi invece i carboidrati rappresentano il 60% della nostra dieta; 
  •  In passato i cibi contenevano molte vitamine e sali minerali…oggi gli stessi prodotti oltre a contenere un decimo di quegli elementi, sono pieni di elementi nocivi per la salute (concimi, nitrati ecc..) 
  • Il metodo di cottura era molto diverso, in quanto in passato si prediligevano i cibi crudi…oggi invece tutto viene cotto ( e questo riduce notevolmente la qualità del cibo che mangiamo) 
  • L’attività fisica una volta veniva praticata spesso per procurarsi il cibo e per altre necessità…oggi la maggior parte delle persone, invece, passa tutta la giornata stando seduta o praticando poca attività fisica; 

Addirittura secondo Adriano Panzironi alcuni alimenti che vengono consigliati da ogni nutrizionista e che sono sulla nostra tavola ogni giorno, causano i tumori. Per approfondire guarda questa video-intervista sull’alimentazione corretta e sui 6 cibi da evitare assolutamente: 

E qui il discorso si fa sempre più interessante e “ribelle”. Infatti un tema sulla quale dibatte Panzironi per un’alimentazione corretta è che: 

le proteine animali non sono uguali a quelle vegetali e non è saggio sostituire le une con le altre 

Troppo spesso sentiamo dire che sarebbe meglio limitare il consumo di carne, in quanto le proteine necessarie possiamo acquisirle da alimenti vegetali come legumi o soia. Tale scelta può risultare dannosa.

Il nostro corpo dovrebbe utilizzare i macronutrienti per gli scopi preposti, ovvero, utilizzare il grasso a fini energetici e le proteine a fini plastici. D’altronde essi sono considerati i mattoni del nostro corpo e non il carburante per produrre energia. Altrimenti, da una parte si aumenta il peso (per l’accumulo di grasso), dall’altra diventiamo deficitari di proteine, provocando la catabolizzazione della nostra massa magra (muscoli e matrice) 

A supporto di queste sue affermazioni, Panzironi riporta grafici e spiegazioni dettagliate e per questo motivo che ti rimando direttamente al libro 

Vivere 120 Anni di Adriano Panzironicorretta alimentazione
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Adriano Panzironi Critiche 

Visto che ho analizzato fino a qui, diverse idee di Panzironi è arrivato il momento di dare la “voce” a chi lo critica. 

Tra tutti spunta il nome di Lorenzo Piemonti che  tra le varie cariche che ricopre

All’ Istituto Scientifico San Raffaele (Milano, Italia) è il Direttore del Diabetes Research Institute

Prima di spiegarti su cosa viene criticato il metodo di “vivere 120 anni”, bisogna ricordare che Panzironi ha una trasmissione televisiva dove trasmette le sue scoperte e inoltre vende degli integratori. 

Questi due fattori: 

  1. Il fatto che ha un pubblico che lo segue; 
  2. il fatto che guadagna soldi grazie alla sua conoscenza; 

Sembrano essere il motivo principale e reale degli attacchi che gli rivolgono. Ma tornando al prof. Lorenzo Piemonti  critica a Panzironi il fatto di non aver dato la giusta interpretazione alla letteratura scientifica, infatti, in una lettera aperta scrive: 

Se Lei ha avuto il piacere di leggere la letteratura scientifica riguarda il diabete di tipo 1 le devo confessare che quella letteratura ho avuto l’onore in parte di scriverla (sa anche il mio ego vuole la sua parte). E mi duole dirlo ma, purtroppo, non l’ha capita.

E allora mi permetta di assumere il mio ruolo di professore buono. Sa quando uno studente si presenta a un esame e va proprio male, non perché non ha studiato ma perché non ha capito, mi dispiace mandarlo via in malo modo e di solito quello che faccio fisso un paio di ore di discussione con lui per rivedere le cose che non ha capito.

critiche a panzironi

adriano panzironi critiche

Siccome Lei non è uno studente di medicina, dobbiamo fare una cosa più semplice che le sarà sicuramente di aiuto. Le suggerisco le risposte corrette alle domande.

1) Si può fare prevenzione sul diabete di tipo 1? 

Risposta corretta: La storia dei tentativi di prevenire il diabete di tipo 1 dura ormai da oltre 30 anni, dai tempi in cui la disponibilità dell’allora nuovo farmaco immunosoppressore ciclosporina ne stimolò l’impiego anche nel diabete di tipo 1. Successivamente gli studi clinici d’intervento sono stati numerosissimi e molto diversi tra loro, con risultati certamente utili per l’avanzamento delle conoscenze sulla storia naturale e la patogenesi del diabete di tipo 1, ma complessivamente deludenti sul piano dei risultati: infatti, a oggi, non vi è un solo trattamento che si sia dimostrato efficace, duraturo e sicuro.

2) Perché non si fanno analisi specifiche su questi anticorpi? 

Risposta corretta: Perché non c’è un trattamento che si sia dimostrato efficace, e quindi si fa solo all’interno di alcune coorti di pazienti a rischio aumentato come ad esempio i parenti di primo grado di pazienti con il diabete di tipo 1, in genere su richiesta o all’interno di studi internazionali di screening per la conoscenza della storia naturale della malattia come TrialNet.

Negli ultimi anni si sta discutendo in relazione all’aumento dei casi se sia possibile immaginare uno screening su tutta la popolazione, potendo permettere di prevenire almeno in parte alcune complicanze acute all’esordio della malattia come la chetoacidosi, ma per ora non c’è una concordanza di vedute che sia utile e sostenibile economicamente.

3) Se scoprissimo la presenza di questi anticorpi nel nostro sangue, potremmo fare qualcosa per la prevenzione o almeno per ridurne il loro livello? 

Risposta corretta: gli auto anticorpi che si misurano nel sangue non sono la causa del diabete ma un marcatore che ci dice che il sistema immunitario ha iniziato a riconoscere le cellule che producono l’insulina nel pancreas.

La causa che produce quest’attivazione è ancora sconosciuta e sicuramente legata a più fattori. Sicuramente c’è una componente genetica (ci sono almeno 40 geni di suscettibilità conosciuti) e una ambientale.

Tra le ambientali più di un’ipotesi è sotto studio tra cui un ruolo di alcuni virus, l’alterazione della maturazione del sistema immunitario dovuto alla minore stimolazione perché aumentata l’igiene, la presenza di alterazioni dell’immunità del nostro intestino e della composizione dei suoi batteri. Proprio sulla possibilità che l’intestino giochi un ruolo si sono fatti interventi di tipo alimentare volti a prevenire il diabete di tipo 1 come per esempio l’utilizzo di latte idrolizzato, di acidi omega tre e la sottrazione del glutine dalla dieta. Purtroppo senza successo.

4) Cosa dovremmo fare per bloccare il sistema immunitario e bloccare la patologia? 
Risposta corretta: al momento non esiste un modo che abbia dimostrato nell’uomo di prevenire la progressione della malattia in modo efficace e duraturo.

E’ però possibile partecipare a studi che stanno studiando nuovi approcci e la speranza per tutti è che nel prossimo futuro si abbia qualche arma in più.

La lettera aperta continua e quindi l’unica ” pecca” del metodo di Panzironi sarebbe secondo il prof. Piemonti…un’errore di interpretazione sulla letteratura che parla del Diabete di tipo 1 

Ora non avendo né la conoscenza e né l’intenzione di entrare nel merito bisogna dire che il lavoro di Panzironi su qual’è l’alimentazione corretta da seguire è da elogiare per diversi motivi. 

Inoltre c’è da ricordare che la “scienza” ufficiale dal canto suo ha commesso negli anni molti errori e che quindi Panzironi potrebbe essere una sorta di “pioniere” nell’aver capito alcuni concetti legati alla nutrizione. 

Per chi leggendo questo articolo crede nell’infallibilità della scienza c’è da dire che un articolo de “Il Fatto Quotidiano” del 28 Marzo del 2018 riporta la scoperta dell’organo più grande del corpo umano: “L’interstizio”. 

interstizio

Cioè capisci la gravità della cosa? 

Solo nel 2018 la scienza ufficiale si rende conto che l’interstizio è un organo ed è tra i più grandi del corpo. 

E se qualche esponente della medicina cinese ad esempio, avesse affermato 10 anni fa che c’era un organo nel corpo che la medicina tradizionale non aveva scoperto…lo avrebbero creduto o preso per pazzo? 

Quindi i “grandi scienziati” solo nel 2018 si rendono conto che l’interstizio non è un qualcosa di pochi centimetri ma è presente in tutto il corpo.  

Ecco perché non mi sorprenderei se fra qualche anno si scoprisse che Panzironi ha ragione in quello che dice. 

Tuttavia potrebbe anche avere torto ecco perché se vuoi provare questo tipo di alimentazione, ti invito si a provare sulla tua pelle ma soprattutto a fare delle analisi accurate. 

Le analisi ti diranno come reagisce il tuo corpo a questo regime alimentare ed è l’unica cosa da tenere in considerazione. 


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Vivere 120 Anni e l’Alimentazione Corretta

Tornando sull’alimentazione corretta e sul pensiero di Panzironi, ecco altre cose interessanti scritte nel libro: 

Negli anni ’80 del secolo scorso, un gruppo di ricercatori registrò una singolare statistica a riguardo degli esquimesi, quasi immuni a malattie cardio circolatorie (atereosclerosi e infarto).

La media della mortalità di questo popolo è risultato 30 volte inferiore a quella di popolazioni limitrofe (ad esempio i danesi), nonostante l’alto contenuto di grassi nella loro dieta (80 grammi al giorno contro i 10 grammi dei danesi). 

Nelle analisi del sangue condotte sugli eschimesi, si è riscontrata una quantità di colesterolo Ldl (cattivo) e trigliceridi molto bassi. Al contrario il colesterolo Hdl (buono) è risultato molto alto. 

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Inizialmente gli studiosi pensarono che ciò dipendesse dalla mancanza di stress di questa popolazione, ma scartata tale ipotesi, si concentrarono sul tipo di grasso alla base della loro dieta. Gli esquimesi si cibano esclusivamente di foche e pesci artici, animali ricchi di grassi omega 3.

La differenza tra esquimesi e danesi sta nel fatto che questi ultimi si cibano di animali in cui grasso invece è ricco di omega 6. 

Esistono tre tipi di acidi omega 3: l’acido Ala, dal quale il nostro corpo è in grado di sintetizzare gli altri due, ovvero l’acido Epa, e l’acido Dha. 

L’acido Ala si trova in frutta secca (noci, mandorle, pistacchi)  nei semi di lino, nell’olio di canapa, nella soia e nella colza ed in piccola percentuale (1%) nella carne e nel pesce. 

Gli omega 3 Epa e Dha sono invece presenti nel pesce azzurro, nel salmone, nella carne e nella uova (da pollame allevato allo stato brado). 

La nostra quantità di omega 3, può essere raggiunta solo grazie ad integratori specifici (quali olio di pesce), perché altrimenti saremmo costretti, visto le quantità necessarie, a cibarci solo di pesce pescato. 

Gli integratori consigliati contengono gli acidi grassi Epa e Dha, subito ingeriti dall’organismo, senza che il corpo s’impegni a sintetizzarlo dall’acido Ala. 

Tale supplemento integrativo si rende necessario in quanto la nostra alimentazione moderna (basata su cereali, piatti pronti, carne di animali alimentati con cereali) ha aumentato a dismisura la quantità di omega 6. Per bilanciare tali effetti nefasti, dobbiamo aumentare la dose giornaliera di omega 3. 

 

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Utile per il buon funzionamento dell’apparato cardiovascolare

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Alimentazione Corretta: Quanto Possiamo Vivere? 

Sul tema dell’alimentazione corretta per vivere di più, Panzironi fa queste osservazioni: 

Siamo a conoscenza di migliaia di persone sparse per il pianeta che hanno superato i 100 anni (il record è di 135) mentre conosciamo persone decedute prima di raggiungere 70 anni. 

Come mai questa disparità?

Molti ricercatori cercano di trovare il miracoloso gene responsabile della longevità e non di rado, leggiamo sui giornali delle ricerche sul Dna, effettuate su popolazioni dove il numero dei centenari è notevolmente superiore alla media. 

La longevità è legata allo stile di vita ed alla giusta alimentazione (e al non reprimere determinate emozioni che altrimenti si trasformano in malattia) e non a geni miracolosi.

Sappiamo che il nostro corpo è composto di cellule di diverso tipo, che possono essere suddivise in 3 grandi gruppi: 

  • Le cellule che non muoiono mai, ovvero non si duplicano 
  • Le cellule che nascono e muoiono dopo pochi giorni. 
  • Quelle cellule che si duplicano avendo un numero predefinito di replicazioni. 

 Ebbene quanto potremmo vivere dipende principalmente da questo terzo tipo di cellule. Infatti facendo parte dei nostri tessuti (cuore, scheletro, organi) il raggiungimento massimo delle replicazioni le trasforma in “cellule senescenti”. 

Quando questo accade assistiamo al deterioramento dei tessuti di cui fanno parte. (…)

Per fare un esempio molto semplice, è come se iniziassimo a giocare ad un video gioco con una dotazione di cinquanta gettoni.

Più siamo capaci a far durare ogni singola partita, più ritarderemo l’inserimento di un altro gettone, perché alla fine, terminata l’intera riserva in dotazione scatta il “game over”. 

Chiaramente adottando un livello facile del gioco ( mangiando bene e migliorando il nostro stile di vita e integrando i giusti micronutrienti) saremo in grado di far durare ogni singola partita molto più a lungo.

alimentazione corretta

Se al contrario scegliamo il livello più difficile (mangiando le cose sbagliate o praticando uno stile di vita errato) le partite si accorceranno drammaticamente. 

Mentre sul collegamento tra tumore e vitamina D afferma: 

È stato dimostrato che la vitamina D ha dei recettori (Dvr) nel Dna delle cellule tumorali. Infatti promuove l’azione dell’apoptosi cellulare, la induce alla senescenza (impedendone la duplicazione) e ne inibisce il potere angiogenico (produzione di nuovi vasi sanguigni) 

Per tale motivo l’azione della vitamina D sui tumori non è solo indiretto ( attivando i linfociti T che uccidono le cellule tumorali) ma anche diretto perché ne modifica il Dna. 

Nel 1974 i fratelli Frank e Cedric Garland, riscontrarono che la mappa degli Stati Uniti sulla mortalità del tumore al colon ( dove il rosso indicava un’incidenza maggiore e il blu quella minore) era pressoché identica alla suddivisione tra gli stati del nord e quelli del sud. 

Un report del Nation Center Institute ha confermato che la vitamina D diminuiva del 72% le probabilità di morire di cancro colonrettale. 

Altri studi hanno dimostrato che chi sviluppa tumori, normalmente ha un livello molto basso di vitamina D nel sangue   

Il Dottor Heaney ha ottenuto con la semplice somministrazione di vitamina D, una diminuzione del 60% nella comparsa del cancro nelle donne dai 50 anni in su. 

È stato confermato con uno studio nel Nebraska che donne alle quali è stata somministrata una dose di 1.100 ui al giorno per 3 anni, hanno diminuito del 77% il rischio di sviluppare qualsiasi tipo di tumore. 

Le analisi statistiche ci confermano che le donne che vivono in paesi a latitudini maggiori (Norvegia, Islanda) hanno 5 volte più possibilità di sviluppare tumori ovarici a confronto delle donne che vivono in zone equatoriali. 

Il rischio dei tumori alle mammelle, alla prostrata ed al colon aumenta del 30-50% in persone che hanno una quantità di vitamina D nel sangue inferiore a 20 mg/ml 

Un’altro spunto interessante è quello in cui dice: 

Il motivo principale alla base della proliferazione della placca batterica e di tutti i danni che ne conseguono, è correlato all’alimentazione, ovvero al consumo di zuccheri e carboidrati che rappresentano l’unica alimentazione possibile di tali batteri. 

Bene, ora che ho condiviso con te idee e spunti utili, rispondo alla domanda:”Cosa mangiare ogni giorno?”

Alimentazione corretta: Cosa Mangiare Ogni Giorno  

Torniamo a mangiare gli alimenti che mangiavano i nostri avi del paleolitico. Raggiungendo tale consapevolezza, sceglieremo di mangiare carne, pesce, uova, verdura e poca frutta eliminando i carboidrati come zucchero, pasta, pizza, patate, legumi e riso. 

Per un’alimentazione corretta la colazione perfetta potrebbe essere rappresentata da uova, formaggio stagionato, salumi, e un frutto. 

La colazione salata, composta di proteine e grassi, ci permette di arrivare con la giusta fame all’ora di pranzo, evitando lo spuntino di mezza mattina (per effetto dell’ormone colecistochinina prima e della leptina dopo) 

Se dovesse sopraggiungere della fame in mezza mattinata o in pomeriggio, potete mangiare frutta secca come noci, mandorle, nocciole o semplice cioccolata fondente al 70% o un pò di parmigiano. 

Per pranzo e cena i pasti principali sono sostanzialmente identici e dovrebbero contemplare circa 200 grammi di alimenti proteici come la carne, il pesce o un pò di formaggio, per il resto verdura a sazietà. 

Dovete eliminare tutti gli alimenti ricchi di amido, ovvero pasta (compresa quella fatta in casa) il pane, il riso, la pizza, le patate i legumi, tutti i dolci realizzati con farina di ogni tipo di cereale. Ovviamente va limitato il consumo di di zucchero (anche di canna) e miele. Infine eliminate gli oli vegetali (ad esclusione dell’olio di oliva) ed i grassi idrogenati. 

Se vuoi più di 500 ricette per sapere sempre e in ogni occasione cosa cucinare, questo libro è perfetto per te. 

 

Le Ricette di Vivere 120 Anni di Panzironi

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